giovedì 7 gennaio 2010

La Vale: quella paura di...guardarci


ho pensato di fare un viaggio lontano da questa scrivania, dai soliti posti comuni, dalle solite facce..
dall'insicurezza di avere un futuro...
un futuro che c'è ma non si vede,
di non trovare un lavoro...la paura che è nutrita da troppe mani che vogliono arricchirsi sulla pelle di chi poi ci muore davvero lavorando..
e credo che bisogna essere un pò codardi nel pensare e nutrire la voglia di mollare tutto...per viaggiare senza meta ma con l'unico desiderio di andare, di scappare di correre lontano, perchè io non la voglio mica fare la fine di "una persona qualunque con una vita qualunque anonima"
eh no sarebbe troppo comune per me e voglio conoscerla e risvegliarla quella parte della mia anima che sonnecchia sonni tranquilli e pigri all'ombra di tutto quello che succede..
e se la risvegliassi ?? tanto da se stessi non si scapperà mai!!!
potrei andare anche a 700 km lontano dal mio piccolo mondo e monologare sola con me stessa sulla mia esistenza...
ma poi?
finirei solo trovando lunghi silenzi che riassumono parole eloquenti...
"guarda che scappare serve a poco..serve se riuscirai tu a cambiare ciò che sei..."
cosa sono? Da dove vengo? perchè sono qui? e tu chi sei? lo sai? e il futuro? un lavoro ce l'hai?
perchè farsi poi tante domande...??
si vive ..anzi si sopravvive lavorando, e campando in modo dignitoso punto!
e per i sogni?
eh per quelli forse a volte riuscirai ad avere un piccolissimo pezzettino di tempo tra un caffè e un altro...per sognare un pò...
il lavoro-la casa-la famiglia-tutto condito programmato nel forno cotto e masticato per noi..
In tutto questo ho perso la direzione, l'orientamento e mi aggiro confusa per la città come un'automa trascinando piedi pesanti e svogliati che camminano con un mp3 in tasca che coprirà molti suoni e voci...e vicino a me molti sguardi..
divertiti, impauriti, assonnati, infreddoliti, incuriositi, allegri, simpatici, tutti occhi che incontrano il mio stesso sguardo emblematico e forse il mio stesso pensiero...
o magari non si accorgeranno neanche della mia presenza che cammina ciondolandosi su e giù verso una direzione che non è ben definita..
Anche oggi l'aria sa di bagnato...anche oggi ho vissuto in questo piccolo mondo la mia piccola vita, senza pretese, perchè a voler la perfezione ci si muore! e non ne vale la pena..
il sorriso di un bimbo sull'altalena che si diverte con poco è sinonimo che non bisogna guardare alla grande per avere un briciolo di felicità che basta volerla quella felicità quel sorriso che sfuma nell'aria.. e forse la mia felicità è qui a portata di mano, ma sono troppo pigra per allungare un dito cercando di sfiorarla...
chissà se le cose che ho detto all'inizio siano poi così vere, scappare serve?
chissà se da noi stessi e dalle nostre paure ci libereremo mai un giorno o se invece lontano da certi occhi e incontrando altri occhi, altre vite, altre emozioni riusciremmo a tamponare meglio il dolore che a volte si prova a restare immobili ad aver paura di respirare troppo forte ad aver paura di essere felici
così pieni di noi stessi e vicini da essere così vuoti e lontani...

La Vale

2 commenti:

  1. chi sono, dove sono quando sono assente di me; da dove vengo, dove vado!!

    è l'inizio di una canzone di Battiato feat Alice, si chiama "chanson egocentrique" ( non so quanto sia scritta bene! )

    Ti serve te stessa, hai bisogno di te stessa, ed è lei la salvezza e lo sguardo nel futuro :)

    ANDROJINN

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  2. ascolterò la canzone...
    sì,devo trovare me stessa...
    c'è un problemino..

    me stessa fugge da me..

    La Vale

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