giovedì 16 agosto 2012





 ...Non c'è bisogno di un titolo....

...Avevo voglia di riprendere un pezzo di me che avevo lasciato giù in un angolo in cantina...
un pò consumato e arrugginito...

avevo voglia di riscrivere, di condevidere con altre persone il mio stato d'animo, i miei pensieri ... un pò
confusi e un pò incerti...

Si scrive per tanti motivi...
e credo che oggi la maggior parte delle cose sia un pò smarrita persa insieme a tanti valori che ormai sembrano tristi e nostalgici ricordi...

Oggi avevo piacere di rimettermi in gioco di risvegliare vecchi ricordi... e di riassaporare come un buon vino vecchi post...!

Immaginare l'odore della carta mischiata con l'inchiostro..affacciata a guardare dalla finestra un'altra estate che sembra volare via
...ma anche fare un pò male dentro...

sono cambiate tante cose dall'ultimo post lasciato...e a ripensarci mi viene male alla testa...
un concentrato di emozioni positive e negative ...



...ma credo che ognuno di noi abbia un pezzetto di se, nuovo, da raccontare..




La Vale



domenica 24 aprile 2011

The Mallard • Conforto Salvifico



"O Signore, mi era dolce, in seno allo sforzo, sentire che, sviluppandomi, aumentavo la tua presa di possesso su di me. E mi era anche dolce, sotto la spinta interiore della Vita, o nel gioco favorevole degli eventi, abbandonarmi alla tua Provvidenza. Fa’ che, dopo avere scoperto la gioia di utilizzare ogni forma di crescita per farTi, o per lasciarti crescere in me, io acceda senza sgomento all’ultima fase della comunione in cui ti possederò diminuendo in Te.

Dopo avere scoperto in Te Colui che è un «più me stesso», fa’ che io sappia pure riconoscerTi, venuta la mia ora, sotto le apparenze di ogni potenza estranea o nemica che sembrerà volermi distruggere o soppiantare. Quando, sul mio corpo (e ben maggiormente sul mio spirito!) comincerà ad incidere il logorìo dell’età; quando su di me piomberà dall’esterno, o nascerà in me, dall’interno, il male che fa diminuire o che rapisce; nell’istante doloroso in cui, tutt’ad un tratto, mi accorgerò di essere malato o d’invecchiare; e soprattutto in quel momento ultimo in cui mi sentirò sfuggire a me stesso, assolutamente passivo tra le mani di quelle forze ignote; in tutte quelle ore cupe, concedimi, o Signore, di capire che sei Te (purché la mia fede sia abbastanza grande) Colui che apre un varco doloroso nelle mie fibre per penetrare sin nel cuore della mia sostanza e rapirmi in Te.

Sì: più nell’intimo della mia carne il male è radicato ed incurabile, e più puoi essere Tu stesso che ospito quale principio amorevole, attivo, di purificazione e di distacco.

Tanto più l’avvenire mi si apre davanti come una vertiginosa voragine o un passo oscuro, quanto più, se mi ci avventuro sulla tua Parola, posso aver fiducia di perdermi o d’inabissarmi in Te, - di essere assimilato al tuo Corpo, o Gesù.

O energia del mio Signore, forza irresistibile e vivente, poiché di noi due, sei Tu la più forte, infinitamente, tocca a Te il compito di bruciarmi in quella unione che deve fonderci insieme. Concedimi allora qualche cosa di ancor più prezioso della grazia che ti chiedono i tuoi fedeli. Non mi basta morire comunicandomi. Insegnami a comunicarmi morendo. "


Pierre Teilhard de Chardin – Sulla Sofferenza

Ed. Queriniana, Brescia, 1996


The Mallard

mercoledì 16 marzo 2011

The Mallard • L'inconoscibile che tutto muove: mio punto di vista sull'inesprimibile come volontà (thanks to A. Schopenhauer).

I risultati di un ragionamento sono in realtà i risultati dell'inconoscibile volontà: è colei che “ha la volontà” di far nascere un pensiero, anche se non ne siamo coscienti.

Ma allora, per quale necessità ha creato come mediatore il ragionamento tra lei ed i risultati?


La volontà è essa stessa sia il risultato, sia il ragionamento.

Coincide con due manifestazioni.

Ma solo quest’ultime, come tali, hanno avuto luogo in tempi e spazi diversi, essendo parte del mondo della molteplicità delle rappresentazioni.

L’essenza della volontà, invece, immune dalla schiavitù causale, non conosce tempo né spazio.

“È”, sempre e in ogni dove.

È il “sempre” e l’ “ogni dove”.



The Mallard

martedì 15 febbraio 2011

Il Barbiere: Campi Di Grano



http://www.youtube.com/watch?v=KDaQfLFHYjI

I

Giallo...

...Campi

Campi gialli...

...Grano

Ovunque...

A piedi scalzi correva Jack per i verdi prati con tutta la forza che aveva.

Il sole caldo e potente inondava i campi di grano, qualche nuvola qua e la dava alle piccole spighe colori diversi come a voler sfumare uno splendido quadro nei suoi ultimi ritocchi.

Le colline tutto intorno ondeggiavano dolcemente, come le onde di un grande mare, in silenzio e sempre allo stesso ritmo, campi di grano tutto intorno, la pace dei sensi che arriva dal giallo profumo.

Alberi vecchi e saggi regalavano un pò di ombra a qualche contadino stanco e, a volte, rinunciavano a qualche loro frutto per rincuorarli della dura giornata di lavoro.

Stormi di uccellini si libravano in volo al suono dei canti religiosi, le donne lavavano i panni al fiume con dedizione e umiltà. Laggiù a fondo valle qualcuno abbatteva un grande albero, la festa del villaggio era ormai giunta agli ultimi preparativi.

Presto la valle avrebbe risuonato di canti e balli, gente che sarebbe accorsa da tutte le vicine case, carne alla griglia e vino d'annata.

E nelle botti sarebbero presto giunte le risate allegre dei ragazzi ai tavoli, i bambini schiamazzanti che si rincorrono con i loro vestiti della Domenica. Vicino alla brace un vecchio che racconta molto attentamente di quando lui e i suoi sono stati presi dagli Austriaci.

Come tutti gli anni i vecchi sarebbero stati tutti li intorno, chi col sigaro, chi con la pipa, tra un bicchiere di vino e un cenno con la testa, a rimembrare anni passati, quando le gambe non erano mai stanche e la testa non ciondolava per la malinconia.

Il vecchio Tobia, padre del padre di Jack, sarebbe stato certamente lì, con il suo bastone e i suoi lunghi baffi grigi, il suo vestito più elegante e l'orologio a cipolla nel taschino, la sua stessa espressione di quando ascoltava i suoni degli spari in trincea, lo sguardo perso nel vuoto dei suoi ricordi.

E poi ci sarebbe stata lei, Lily.

Sarebbe stata forse tra le altre ragazze del paese, li a danzare e scherzare allegramente, a regalare un ballo a qualche compaesano imbarazzato.

Lei, bellissima e pura, sarebbe stata li ad aspettare Jack, ad aspettare la sua mano, ad aspettare un cenno per sparire dalla folla, a correre con lui per i prati imbruniti fino al limitare del bosco, al lume di quella eterea candela lunare, e attendere i suoi baci, le sue carezze, nei suoi occhi verdi si sarebbe persa...

...e il suo amore l'avrebbe guardata ancora una volta, poi si sarebbe inchinato, e con un anello tra le mani le avrebbe chiesto di diventare sua moglie, per sempre, una vita in quella casa che lui stava già costruendo in segreto...

...avvolgersi per sempre tra braccia e lenzuola, imparare ad accarezzare con i baci e sentire con questo velo d'amore che ora sembra un incendio inarrestabile...

...campi di grano...campi gialli...campi...

II

Jack ritornò in sè e cadde un'altra volta...questa volta si rialzò a fatica.

Il fango ghiacciato aveva impregnato la sua divisa, non sentiva più le dita da un pezzo ormai.

Con un gesto quasi automatico strofinò via i pezzi di ghiaccio dalla barba incolta, si riaggiustò l'elmetto, cercando di restare al passo con gli altri, un colpo di tosse, e tutto è come prima.

Qui si marcia. Già...verso dove? nessuno lo sa più ormai.

Si voltò per un secondo, cercando di riconoscere un volto familiare tra gli altri soldati persi nella fitta bufera...

Ma nessuno sembrò accorgersi del suo gesto.

Morti che camminano...

Ogni volto gli sembrava uguale agli altri, a tutti gli altri che aveva visto il giorno prima, e quello prima ancora.

Volti uguali a quelli che aveva visto cadere squarciati accanto a lui, occhi sgranati nell'ultima smorfia di dolore immenso.

Aveva un amico al fronte, amico d'infanzia...ne avevano combinate di belle insieme giù per le vie del Paese, a rubare frutta ai contadini, a ubriacarsi alle feste, a prendere in giro tutto e tutti..nei campi di grano dorato nel sole d'estate, all'ombra dei ciliegi in fiore, ammirando le nuvole spostarsi e cambiare forma...

...Jack smise di credere in un Dio il giorno che ordinarono al suo amico si andare a sabotare le reti delle trincee nemiche...

...fu l'ultima volta che sentì una lacrima scorrere lungo il suo volto, mentre lo vedeva accasciarsi sul filo spinato, sotto i colpi delle mitragliatrici nemiche, mentre con un mezzo sorriso si lasciava andare sulla rete chiodata, spegnendosi per sempre...come avrebbe voluto poter sorridere come lui, qua, ora che non c'è più niente in cui sperare...

"...mi chiedo se ci credevi, caro amico mio, quando ti dissero perchè si andava in guerra, mi chiedo se speravi davvero che questa guerra sarebbe servita a qualcosa..."

...la in cima alla collina innevata, tra la bufera, Jack sente delle urla, un ordine probabilmente.

"forse ci fermeremo per qualche ora..."

Il freddo penetra ogni cosa qui, penetra l'anima, non c'è via di scampo, finisce per congelarti il pensiero, i sensi, non resta che arrendersi...a pensare si sta solo peggio...a volte Jack si chiede come riesca ancora a ricordare...qua intorno vede solo facce svuotate di ogni cosa, facce completamente inespressive, che avanzano verso una meta inesistente...forse lo sanno anche loro, lo sanno meglio di lui che di loro non resterà niente, non resterà nemmeno un corpo da seppellire, li in mezzo nessuno ha più un nome , nessuno ha più un orgoglio, ognuno di loro è solo un numero.

Uno in più...uno in meno... è sempre un esercito, e continuano soli come una massa di vacche al pascolo..

...si voltò e un fiocco di neve gli colpì il viso costringendolo a chiudere gli occhi all'improvviso...

"...e in un lampo ti rividi amore mio...estate, campi in fiore, margherite che ondeggiano sotto la brezza tiepida del mattino, la tua veste fiorata, nascosta da un sorriso ingenuo, i tuoi capelli così profumati,un fiore tra di essi, i tuoi occhi così profondi...un abbraccio e ti stringo a me...ti prego amore tendimi la tua mano..."

Jack riaprì i suoi occhi e mangiò un pò di ghiaccio tossendo per lo stupore, la mente si risvegliò come da un sogno, la tormenta arrivò per destare ciò che restava di lui, ciò che restava di un uomo, ciò che restava del suo corpo esausto.

Dovevano sposarsi proprio in quei giorni...volevano organizzare la più bella festa del mondo, con risa, canti e danze...e iniziare una vita fantastica insieme...la loro casa sarebbe stata lassù, sulla più bella collina del paese, avevano raccimolato un pò di soldi, Jack sudando sotto il sole, coltivando nei campi, Lily insegnando ai bambini della scuola elementare...volevano coronare quel sogno, avrebbero lavorato insieme per mantenersi, seminando le loro terre, crescendo i loro bambini...e Jack lo voleva più di ogni altra cosa al mondo...

...voleva svegliarsi la mattina per vedere accanto a lui un angelo riposare avvolto nelle sue ali, un piccolo miracolo che si avvera al sopraggiungere dell'alba...

...respirare i campi di grano...

...a un tratto si accorse che qualcosa non andava...uno strano silenzio era calato nei dintorni, persino la bufera sembrava calata improvvisamente, c'era un clima di attesa irreale...

...pochi secondi dopo, scoppiò l'inferno.

Paul

lunedì 7 febbraio 2011

......A volte ritornano!




Una vita che non scrivevo più qui....
non ne sentivo l'esigenza....
...forse...
forse avevo solo bisogno di pensare,
riflettere lontano da tutti e tutto...
starmene un pò per conto mio e tenere le parole ammassate e confuse nella mia testa!

Ora invece è scattato una molla....
è bastato un secondo un attimo...
uno sguardo assonnato alla stella più lontana per riprovare un brivido..!

Il brivido di chi scrive e immagina...
di chi sogna...
di chi vuole lasciare un segno con le sue parole...

Avevo voglia di far risentire la mia voce attraverso una tastiera

ripensando a tutto quello che è successo

a quante strade si perdono

a quante si ritrovano

a come si cambia

si migliora

ci si appasiona...

a quanto siamo menefreghisti

a quante laccrime abbiamo versato

e a quanti sorrisi abbiamo venduto...

a quante mani abbiamo stretto

a quanti schiaffi abbiamo mollato...

a quanti sogni,

progetti,

discorsi,

viaggi,

pensieri,

emozioni,

incubi,

litigi,

giochi..

abbiamo fatto tutti noi in questi mesi...di pagine bianche...

di lacerazione...

chiusura

e stanchezza...!



Oggi avevo voglia così di lasciare un'impronta....silenziosa...
come un saluto ad un vecchio amico che non vedi da un pò...
con gli occhi un pò lucidi di ricordi e il cuore gonfio di emozione!



La Vale

lunedì 20 dicembre 2010

The Mallard • Notti di Caccia


Vittime e carnefici del prossimo
Affamati ed affamanti di desideri di vendetta
Vogliosi di rigurgitare gli amari calici dentro la bocca di chi ci ha fatto del male

Sfogati o Demone, sazia la tua e la mia sete
Sfregia chi, quando ho aperto il mio cuore, proprio quando ho esposto la mia vulnerabilità, mi ha mostrato la sua riconoscenza facendomi suggere fiele, nonostante mi dimenassi e piangessi disperato, nonostante supplicassi pietà

Hanno risvegliato ciò che sonnecchiava, la Bestia primordiale che col tempo ero riuscito ad assopire
Hanno rovinato anni di sforzi, infangato la strada per la santità
Non possono più rimanere impuniti

Ed ora, Demone, difendimi, cibati, saziati per tutta questa notte di caccia
E poi, poco prima dell'alba, torna in me, ormai innocuo, e, prima che mi svegli, tagliami piccole ferite, dalle quali sgorgherà l'ultimo liquido nero del mio inferno e poi le mie lacrime
E chiudile solo quando vedrai filtrare da esse di nuovo la luce

Mio Totem e mio Tabù, brucia questo mondo cattivo in mille fiamme, questo mondo infinite volte più spaventoso di Te
La mia Purezza ritrovata ne costruirà un altro nell'istante dell'aurora


The Mallard

mercoledì 8 dicembre 2010

Paul: Sei un artista?

Sei un artista?

Sei un politico?

Sei un assassino?

o forse uno stupratore?
Sei un nazista, un neo-nazista, un comunista, sei un ebreo?
Sei un lavoratore, sei un muratore o un idraulico, o un carpentiere?
Sei un uomo d'ufficio, un agente immobiliare, un tranviere, un ambasciatore, un soldato?
Lavori sedici ore al giorno? otto? Fai gli straordinari?
Sei uno stakanovista, un fannullone, un approfittatore, un affarista, un ingenuo, un ribelle?
Segui un sogno? fuggi dalle aspettative? Cogli l'attimo? aspetti il segno del destino? Rinneghi le cose che hai? ne cerchi di nuove?
Ti piaci? Ti odi? Vorresti essere una donna? o forse un uomo? vorresti i capelli ricci, biondi, lisci, mori?
Sudi sul salario per pagarti le scarpe di marca? o forse per una giacca nuova? magari hai un hobby, magari ti devi comprare la chitarra figa, magari una macchina fotografica da duemila euro. O magari aspetti i soldi per gonfiarti il seno, le labbra, per essere più appariscente, per un tatuaggio, per un piercing, magari per cambiare sesso?
Piangi per tua madre che ti ha lasciato? piangi per tuo padre che non vi paga gli alimenti? piangi per i tuoi nonni che ti volevano tanto bene? piangi per quello stronzo del tuo ex che quando ti vede ti ignora? piangi per quella puttana della tua ex che quando ti vede si bacia con un altro?
Perdi sempre a monopoly e ti consoli pensando di essere fortunato in amore? Vinci sempre e ti senti una merda per le facce degli altri? ci godi? aspetti che arrivi la prossima partita per cambiare tutto?
Quanti soldi spendi sulle scommesse? forse aspetti di giocare un euro ogni tanto quando il jackpot è alto? Forse non vinci e ti consoli perchè quei soldi non li volevi? forse non sapevi come spenderli, forse erano troppi, forse avresti perso gli amici, forse la famiglia, poi arriva la mafia e ti porta via e chiede il riscatto?
Aspetti l'anima gemella? Forse non esci di casa aspettando che bussi alla porta? Forse l'hai sognata e aspetti che arrivi? la cerchi ma non la trovi? forse non ci credi nell'anima gemella, sono quelle stronzate che dicono i preti e gli sfigati che non hanno mai amato e perduto per amore. Forse l'anima gemella arriva quando meno te lo aspetti, forse l'anima gemella è solo la tua, forse tutte lo sono in fondo. Forse aspetti di trovare l'anima nella persona più vicina a te ma non ti dai pace perchè ti fai schifo quando ti guardi allo specchio.
Ti droghi per essere felice? Ti droghi per arrivare a fine giornata? Spendi trecento euro al mese per essere libero? Forse ne spendi di più? Forse devi andare a rubare per essere libero. Forse stai pensando che l'alcool non è una droga. Magari le sigarette, le cicche, le canne. Magari ne rubi ogni tanto una dal tuo amico. Forse pensi di poter smettere domani. O se proprio non ce la fai il giorno dopo.
Magari ti dici che lo fai perchè ti piace. O magari perchè stai male. E magari dopo una canna te ne fai un'altra perchè presto le cose cambieranno. O magari ti buchi su una panchina di periferia pensando che un angelo ti metterà sulla retta via. Magari ordini un altro bicchiere di qualche porcata pensando che in fondo ti fa schifo. Magari ne approfitti per farti vedere. Magari speri che sulla tua fronte appaia un cartello con scritto:Chiuso,torno subito. Forse aspetti che qualcuno ti noti tra i tuoi amici ubriachi tanto quanto te, e magari qualcuno ti dirà qualche perla di saggezza.
Forse al mattino ti svegli e ti accendi una sigaretta. Magari te ne fai un paio. Forse ti senti immortale. Magari pensi a quelle persone che dopo tutto stanno ancora bene e l'hanno sempre fatto. Magari non è il caso di pensare a tutte le persone che ogni minuto muoiono in casa, in ospedale, per le strade. Forse ti dici che la tua via la troverai un giorno, quando ne avrai voglia. Forse pensi che arriverà quando e se ne avrai voglia.
Dipingi quadri che ti fanno cagare, forse vorresti essere come Picasso che se ne sbatteva le palle. Forse pensi di poter diventare famoso. Magari aspetti che al tuo campanello suoni un mecenate attirato dal colore della tua porta di casa. Magari aspetti che ti venga davvero male e allora potrai cambiare. Forse aspetti di morire perchè non ne vale la pena.
Forse ti fanno schifo i commenti degli altri. Forse non ne hai bisogno, i commenti te li fai da te. Forse ti senti meglio quando te ne stai sul divano a far passare le giornate davanti alla tv. Forse è meglio aspettare di sentire la solita stronzata della solita persona che ti cerca perchè vi vedete da troppo tempo. Forse è meglio stare a mangiare biscotti. Magari provi a cucinarti una torta. Magari ti scopri un ottimo cuoco quando fai le torte. Magari ci metti tanta nutella perchè ti danno fastidio quelle torte preconfezionate in cui ne mettono un cucchiaino.
Magari provi a farti una ragione di quello che sei. Forse ti arrampichi sugli angoli dei tuoi specchi per sentirti più a posto. Forse non hai voglia di chiamare quella persona che ti può davvero aiutare. Forse ti da fastidio. Forse la ami ma non glielo vuoi dire. Magari ti da fastidio cambiare. Forse arriva da te ogni giorno un messaggio di speranza ma lo cancelli senza leggerlo? Magari ti da fastidio pensare di poterti salvare. Forse è più figo spararsi ore di televisione piuttosto che salvarsi. Magari un giorno ti suiciderai. Magari pensi di andare in prima pagina sulla gazzetta della tua città. Forse tutti ti penseranno per una volta tanto. Magari non lo fai per pigrizia.

O magari non lo fai per una persona sola. Magari per te stesso. Forse non ti senti poi così una merda in fondo. Ti guardi allo specchio e non ti odi poi così tanto. Magari un giorno mi compro un bel cappello che mi piaccia. Si, proprio quel cappello che a tutti fa cagare. Magari una volta tanto faccio una foto a quella pianta così carina che per gli altri è solo una pianta dove pisciare quando si è ubriachi fuori dal locale. Magari un giorno scrivo una poesia che mi piaccia anche se non c'entra un cazzo con gli altri. Magari è sbagliata grammaticalmente. Magari hai una calligrafia del cazzo. Magari ti fa sorridere, e ti dimentichi del bicchiere sul bancone. Magari per una volta tanto chiami tu quella persona, magari mentre ci parli ti metti a sorridere da solo e te ne sbatti degli altri che sono abituati alla tua serietà. Magari un giorno la vai a trovare, la abbracci e senti tanto amore che non avevi più. Sicuramente è una persona nuova, magari prima la davi per scontata, quando avevi bisogno dopotutto era sempre li. Magari anche dentro te stesso eri sempre li ad aiutarti, e lasciavi che il tuo corpo si aggrappasse a te e lo tiravi su. Magari una volta tanto sto sveglio e mi guardo l'alba dal balcone di casa mia. Forse a tutti fa cagare, ma a me non serve andare alle Haway per godermi l'alba in un bel giorno limpido. Magari una volta tanto ti trovi a giocare a carte e ti dimentichi se lo stai facendo per vincere o per perdere. Magari lo fai per stare con chi ti vuole davvero bene. Forse lo fai perchè i momenti più belli si vivono dentro le stanze più buie, nei momenti più impensati, nelle situazioni più solite. Magari cerchi un buon motivo per andartene, magari un giorno lo fai davvero.
Magari te ne sei già andato il giorno che hai perso tutto, e non ti rendi conto che l'hai ritrovato già da subito se decidi di tornare. Magari potresti farlo oggi stesso, magari qualcuno ti dice qualcosa che vorresti sentire, o magari non lo vuoi sentire ma arriva. Magari aspetti un miracolo, forse aspetti un Santo che ti appaia e ti dica dove stai sbagliando. Magari aspetti di vedere un fantasma per casa, o un bicchiere che si sposta da solo. Magari credi agli alieni ma ti da fastidio non averne mai visto uno. Magari quella vecchietta che ti chiede una mano a fare benzina è un segno. Magari quella macchinetta che mi fotte i soldi e non mi lascia comprare le sigarette è un miracolo. Magari quella cazzo di gomma della macchina che si buca proprio quando vuoi uscire al sabato sera è un campanello d'allarme. Magari il cellulare che si scarica quando stai per chiamare la solita persona è un segno del destino. Magari non bisogna poi vedere un Angelo di Dio per avere un segno. Dopotutto che cazzo di segno sarebbe? Forse ho più bisogno di aiutare una vecchietta per non sentirmi così inutile. Forse ho bisogno di starmente a casa al sabato sera per capire che posso anche non ubriacarmi per stare bene. Magari piano piano posso anche pensare di stare meglio.

Sei un pensionato? sei un laureando? sei un barbone? sei un venditore ambulante? Sei un nullatenente? Sei una ragazza madre? Sei un drogato del cazzo?

Forse basta soltanto essere se stessi

Paul