mercoledì 16 marzo 2011

The Mallard • L'inconoscibile che tutto muove: mio punto di vista sull'inesprimibile come volontà (thanks to A. Schopenhauer).

I risultati di un ragionamento sono in realtà i risultati dell'inconoscibile volontà: è colei che “ha la volontà” di far nascere un pensiero, anche se non ne siamo coscienti.

Ma allora, per quale necessità ha creato come mediatore il ragionamento tra lei ed i risultati?


La volontà è essa stessa sia il risultato, sia il ragionamento.

Coincide con due manifestazioni.

Ma solo quest’ultime, come tali, hanno avuto luogo in tempi e spazi diversi, essendo parte del mondo della molteplicità delle rappresentazioni.

L’essenza della volontà, invece, immune dalla schiavitù causale, non conosce tempo né spazio.

“È”, sempre e in ogni dove.

È il “sempre” e l’ “ogni dove”.



The Mallard