lunedì 18 gennaio 2010

ANDROJINN: VIVA LA VIDA LOCA




Allontanarsi da questa società, lasciarsi rotolare via lontano dal pericolo.


Possono controllarmi? Ho le capacità per tutelarmi?

Non credo. Oggi tutti questi media mi investono d'informazioni opinabili, devo fare uno sforzo mostruoso per continuare a mantenere una mia idea e un carattere critico.

A volte arrivo a casa intento a scrivere o dipingere ciò che per tutto il giorno mi è ronzato in testa chiaro e nitido e invece mi ritrovo vuoto, un vuoto adatto ad una gara di eco, e triste come quella famosa scatola di cioccolatini (cinesi) " Non sai mai quello che cè dentro"

già, cosa cè dentro? Cosa mi hanno impiantato in testa?


o forse dovrei dire.... cosa cè là dentro? dentro a quella comunicazione virtuale, dentro all'immagine catodica e agli studi cinematografici. Cosa mi stanno facendo al cervello?!!!


Non siamo più uditori critici, non siamo più oratori appassionati; siamo solo consumatori consumati.


Ho bisogno che mi ascoltiate, ascoltatevi. Cè un tale vuoto dentro ognuno di voi che per ritrovarvi dovrete urlare a squarciagola, dovrete mandarvi segnali di fumo se non appiccare veri e propri incendi dell'anima. Stiamo andando incontro ad una morte prematura, NON è GIUSTO!!! Meglio una vita schifosa che una non vita.
ASCOLTATEMI!!! zombie spiati dai sondaggi, non fate quello che vogliono anche se vostro stesso desiderio, sicuramente vi stanno traviando quindi il vostro pensiero è pilotato. Ritornate alla terra, al sole, all'aria. Siate di nuovo quei pionieri primitivi che solcavano gli spazi terrestri in cerca di un Dio o del pane. Abbiate spirito di morte perchè esso vi porterà a vivere e ad essere immortali, dopotutto immortale è l' UMANITà, non pensatela come una parola astratta, l'umanità è FISICA, è un'entità REALE! Non lasciatela morire sotto la pressa della decelebrazione mediatica!!


Gli animali vedono tutto il presente, noi vediamo solo 9 canali nazionali e una 10na di giornali. Non siamo più la razza superiore.



ANDROJINN

4 commenti:

  1. ...
    volendo puoi spegnere la tv e non leggere più i giornali..credo che questa non sia la risposta a ciò che tu stai cercando... anche perchè quello (visto nell'ottica critica) ti possono servire per riempirti gli occhi di immagini la bocca di parole e fare una tua considerazione critica di ciò che ti circonda aiutandoti a capire "cosa comprare come"..
    ok, la maggior parte delle persone è intrappolata nel vortice mediatico della tv e non solo... e tu??
    per ritornare ai canoni valutativi... chi li passa??? chi dice che quello è bello,brutto,buono??
    Allora inanzitutto una persona dovrebbe ritornare ad essere una specie di "eremita-autocritica" che rifiuta il cibo impacchettato figlio del consumismo e applica la sua visione naturale di vita e di esperienza cavandosela da se...
    Secondo sei tu che decidi della tua vita...sei tu che decidi cosa mangiare, come vestirti..ecc ecc
    Il tuo richiamo,la tua voce le tue urla..sono un segnale di aiuto che stai mandato e non è solo tuo..altre voci urlano il loro dissenso e si pongono le tue stesse domande!

    Non è importante la risposta che ti dai..la giustificazione che trovi! l'importante è non farsi manipolare dalla società-mediatica-televisiva! l'importante è non credere a ciò che ti vendono...
    l'importante è vedere il brutto nel bello e il bello nel brutto... gira il mondo all'incontrario e guardalo dal dritto... rovesciati a gambe in su e guarda il mondo??
    cosa cambia? cosa è cambiato?
    tutto o niente!
    l'importante è che tu sai che puoi uscire da ciò che non ti piace e immetterti in un'altra cosa che ,(anche se non fa tendenza) esce dagli schemi!ed è bello non essere come "sono" ma come "sei tu"

    La Vale

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  2. Non ci sono davvero delle scelte. Siamo intrappolati, legati ad una libertà obbligatoria come diceva Gaber, puoi fare tutto quello che vuoi in realtà. Tu puoi essere fuori dal coro. Se entriamo in un negozio troviamo vestiti di ogni tipo, per classificarci meglio in un gruppo, ma la nostra non è una vera scelta. Così come nel cibo, ma soprattutto, nella cultura.
    Sono d'accordo. Tornare alla terra, all'umanità. Perché noi siamo questo, dobbiamo imparare ad accettarlo e valorizzarlo.

    "Ai dispregiatori del corpo voglio dire una parola. Essi non devono, secondo me, imparare o insegnare ricominciando daccapo, bensì devono dire addio al proprio corpo - e così ammutolire." (Nietzsche)

    Mati

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  3. Voi parlate di soluzioni ragionevoli, legate alla volontà personale e alla scelta.
    Il mio discorso era più legato ai "messaggi subbliminali" che parlano e comandano il nostro inconscio, di cui non ne sappiamo nulla e non controlliamo. Lo stato in cui ero il giorno che ho scritto questo testo mi ha fatto venire il dubbio di qualcosa che mi manipolasse e ho riflettutto sul metodo e la possibilità di liberarsi di questi influssi. Quello che in parte sostenete vale per le dinamiche sociali in cui ci muoviamo, possiamo scegliere a discapito di altro e inventare nuovi modi di vivere slegandoci dai canoni. Ma io parlavo di qualcosa di più drammatico anche se più astratto.
    ANDROJINN

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  4. certo Mati hai perfettamente ragione...tutti siamo imprigionati in qualcosa e a questo qualcosa non possiamo ribellarci più di tanto...o meglio possiamo liberarci ma è cmq difficile stare sempre nel giusto o sbagliato...

    Androjinn io ti ho risposto legando il tutto ad una questione personale-soggettiva perchè il cambiamento lo devi trovare "da te singola persona" e poi può darsi che questo si evolva e si riproduca anche nella massa...
    ma per prima cosa deve partire dall'imput soggettivo...
    se si generalizza allora si potrebbe prendere questa società accartocciarla e buttarla nel pattume..perchè tutti siamo legati a qualcosa che ci tiene non-liberi come vorremmo...
    è anche vero che l'istruzione e l'infomazione possono salvare un pò le menti...la cultura..
    ma la mamma tv non recepirà mai questo messaggio e la gente preferirà scivolare nell'oblio disinteressato e anestico mondo locale suo personale e insignificante...senza troppe domande e perchè..

    La Vale

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