martedì 29 giugno 2010

DONNY: "Autocritica"

Come un pollo che spiega al falco come volare al fine di trattenerlo a terra..

Forse è più corretto lasciare che esso vada e preoccuparsi piuttosto delle proprie ali...

Solo chi può comprendere deve poter comprendere;
Io ho compreso ??

Donny.

sabato 26 giugno 2010

Paul: Chi di voi è il maestro? Chi di voi è il pastore?



Mi dissi "perchè no?" E così mi immersi nelle dolci onde di questo mare di ricordi.
Alcuni così grandi, altri piccini,
nel grande sfondo di una simpatia amica di ogni pensiero.
Così come la dura sorte trasforma le brutte immagini
in nostalgiche fantasie, siamo succubi di una vibrazione
che ci attraversa e ci lascia vibrare,
fa risuonare dentro di noi una sinfonia di correnti contrastanti,
sentimenti che si uniscono solo in quanto
nascono dallo stesso cuore.

E tra queste soffici nuvole appaiono rubini splendenti,
basta lasciare la porta un pò aperta per avere davanti
un piccolo ricalco di ciò che siamo stati.
Il passato è bello perchè è passato.
La dolcezza di un'immagine cara che
giunge da quest'infimo concetto,
il tempo che passa.

Una luce che brilla,
una candela che si consuma,

un taglio che si rimargina. Una fotografia..prova che gli angeli esistono..
cosi che essi riescano a catturare un raggio di luce
e incatenarlo ad una piccola cornice,
e così che noi dannati possiamo ammirarne i contorni.
Intrappolati tra i contorni di un diamante,
non siamo altro che una delle infinite sfaccettature,
e non possiamo nemmeno ammirare il capolavoro
che tutti insieme creiamo.
Racchiusi in un'immagine possiamo brillare come stelle,
possiamo muoverci e andare indietro nel tempo,
possiamo rivivere, possiamo soffrire. E così il tempo diede vita a tutto questo,
diede vita all'arte, alla passione, alla voglia di fare,
di creare, di crescere, di essere ogni giorno migliori,
di riparare ai propri sbagli, di chiedere scusa,
di guardare ancora negli occhi,
di abbracciare una persona amata,
di sentire un profumo nuovo,
di ricordare un viso dimenticato,
di asciugare una lacrima,
di trascorrere una notte pensando,
di svegliarsi dopo un bel sogno,
di trascorrere una giornata di pioggia
a guardare fuori dalla finestra,
di aspettare un raggio di sole,
di ammirare un capolavoro,
di lasciarsi una volta tanto travolgere da un sentimento
e scavare fino in fondo all'anima,
di ascoltare una canzone e sognare una sinfonia,
di aspettare che la morte arrivi e non avere paura di vedere,
di avere curiosità, di gioire.

Il passato è bello perchè è passato.

A volte basta poco, basta chiudere gli occhi per volare via,
per volare oltre confini che nessuno ha mai varcato,
per lasciare libera la nostra intelligenza,
lasciare che tante scintille esplodano nella nostra mente
e che i neuroni diano scariche di energia,
lasciare che il nostro corpo prenda vita e si esprima
nella più nobile delle nostre capacità: nella libertà del pensiero.

Per chi non ha paura di sognare
per chi non ha paura di chiudere gli occhi
Per chi Non ha paura di rivivere
Per chi non ha paura di andare avanti
Per chi non ha paura di urlare dentro di sè.
Per chi non ha paura di vivere a contatto con la morte
Per chi non ha paura di ingiallire su una pellicola
Per chi non ha paura di vedere le proprie mani consumate
Per chi non ha paura di sentire un emozione nuova
Per chi non ha paura di Ascoltare le opinioni di tutti
Per chi non ha paura di Dire che non c'è più nulla di vero
Per chi non ha paura di Sentire che sta cadendo la pioggia
Per chi non ha paura di bagnarsi con un piccolo raggio di sole
Per chi non ha paura di mostrarsi nella propria semplicità.
Per chi non ha paura di continuare ad avere fantasia
Per chi non ha paura di creare qualcosa solo per se
Per chi non ha paura di sentire la malinconia
Per chi non ha paura di sentire di essere vivo
Per chi non ha paura di avere paura.

..per chi si perde in uno sguardo e non ne esce più..
chi di voi è il maestro? Chi di voi è il pastore?

...Tu lo sai, sai chi sei...
...quindi leggi queste righe...
...chiudi gli occhi...
...e se avrai compreso...
...vedrai la verità

Paul

domenica 20 giugno 2010

Ross- Candle In The Wind

In ripetizione da circa due ore
risuona qualcosa che chiamerei malinconia
di una nota che pulsa dentro,
più nostalgia,
ma non ricordo tempi migliori
non ricordo,
ciò che grida è l'anelito
non il ritorno.
Non so.

La canzone Candle In The Wind, di Elton Johnn fu una dedica, un ricordo al passato che si pensa non sia più,
come se l'amore morisse con l'amante stesso.


Sono incerta, confusa.
Mi ricorda la Fede.

Avevo circa 15anni quando la persi, (persi?) quando realizzai di non avere nulla nel cuore da perdere non avendo conquistato nulla, dentro.
Credevo in qualcuno che potesse un giorno arrivare e ricompensare i mali ricevuti e riequilibrare le incongruenze morali in quell'animale che è l'uomo, che solo non sà vivere; in personaggi che all'origine erano tre stelle che a dicembre percorrono un tragitto astrale verso il sole.

Tutti amano scrollarsi di dosso le responsabilità dei propri intenti e operati, accollandola a qualcuno che "penserà a tutto lui".
Sorrido perchè è molto dolce, dolce e penoso.

Il risveglio fu immediato ma gli anni senza una speranza per un minimo equilibrio non furono fugaci.
Certo forma l'intento di Creare e Agire, senza limitarsi a Passare, Guardare, Reagire.
Ma mancava qualcosa.

Manca.

Trovai qualcosa che poteva inserirsi in quello spazio eterico per completare parte del puzzle visibile, la ciclicità..

Ma... in questi ultimi mesi la mia vita si è completamente rivoltata. Forse nel verso giusto, forse in un verso non concepibile, non immaginiamo nemmeno le possibili ulteriori dimensioni possibili da soli. Sono tornata ad essere la bambina che vive e basta, ritrovando la forza nel distacco dal materiale, dal contatto, dalla sicurezza tangibile di un'agio, ritrovato nel letto dove si sono vissuti 2/3 della propria vita; dall'anello che ha promesso amore; dallo sguardo che, nelle mura di casa, speri sempre possa avvicinarsi senza violenza; dalla forza di credere che ci possa essere una comprensione collettiva per sentirsi finalmente a casa; dal libro rivoluzionario che si voleva finire di scrivere sperando non fosse solo utile per accompagnare il sonno
(che è la reale veglia).

Ma qualcosa manca e non è più lo stesso puzzle.

Lo sento. Lo avverto nell'aria, sulla pelle, dentro il petto e le braccia, sugl'occhi e negl'occhi degli altri, sento che è e altre parole non servono a descrivere qualcosa che non và descritto, non va vissuto, non va guardato, non ha bisogno di niente, perchè ha necessità di Tutto, di Ogni cosa, come te.
Sento che "siamo soli per sempre e da sempre sto cazzo".
Ma ho una paura fottuta, mi sento spaesata, come se avessi vissuto nel mondo dei balocchi senza essermi goduta caramelle e canditi, e zucchero filato e compagnia, ed ora, non c'è niente, ed è bello.
E' un niente che non ha bisogno di altro in quanto non lo vedi ma lo senti, è un Tutto che avverti e che vedi solo quando smetti, pienamente, di voler vedere per crederci.
Ci si lascia trasportare in quanto ogni Uomo è niente senza il resto, ma niente inteso come Vuoto, non come etere.
E poi ... poi hai paura, non capisci, non conosci niente, non sai più niente, non puoi capire perchè vuoi e non bisogna volerlo perchè non è una possibilità ma realtà. Troppe parole.. il silenzio è così eloquente che la gente ha smesso di ascoltare.
E' il caos implicito nell'ordine, in quella semplicità che non è possibile comprendere perchè non si ha più un metodo comune, un senso comune di semplicità o caos, abbiamo avuto così tanta voglia di renderci speciali in qualcosa cercando fuori di noi e creando un mondo che non appartiene a nessuno, e lasciando il vero caos proprio dov'è la Verità.

Uomo conosci Te stesso e conoscerai l'Universo e gli Dei.


Trovo molto difficile confidarvi.
Fortunatamente ho imparato ad adeguarmi all'autogestione, a governare stati, dubbi, crisi fra me e me, tecnicamente però si tratta di superbia pensando che le mie questioni non interessino alla comunità, che non possano essere condivise, risolte in collettiva.
Questo mi ha portato ad una chiusura totale verso l'esterno mostrando parti di me che non valgono, che possono essere messe in discussione sotto aspetti futili e irrilevanti. Non sono mai riuscita a piangere davanti a qualcuno, ne a sfogarmi aprendo i miei vasi di pandora. E poi mi lamento che non c'è ascolto, aspettando che mi cada dal cielo la persona in grado di ascoltare. . .
Manca la speranza. La "Fede" (non cattolica ovviamente).
Sono così dentro di me, dentro a Questo che la mente mi sta uccidendo.
Credo che tutti possiate condividere un pò, (al contrario mio, quindi complimenti..) la chiusura totale verso il prossimo, che sia prossimo da una vita o da un giorno passato su un treno verso lontano, a guardare come ogni cosa scorre e si trasforma, con uno sconosciuto.

Parlo dunque un pò per autoimposizione ma vi confesso che.. sto facendo una fatica immensa..nonostante siano lo stralcio dell'emozioni e dei pensieri che andrebbero spiegati con lo sguardo e il gesto e il Silenzio, quasi tutti non comprensibili dall'esterno, sono esattamente ciò che avverto e ciò che devo aprire a voi, sconosciuti. :)

Vi ringrazio.
Per l'Ascolto: per la Volontà, applicata nella vostra lettura come nella vostra comprensione, rivolta ad ogni anelito di condivisione che si rileva in questo spazio per la vita nuova.
Ringrazio ogni cosa presente, che cerchi di esserlo veramente, presente.





martedì 15 giugno 2010

Paul: DIAPASON

Ingenuo corpo celeste.
Tenue scia luminosa
Ammaliante ombra

Archetipo enigma
Risplendono le vibrazioni giungendo al cuore
Risuonano le immagini in infinite echo

Si mescolano tra di loro, formando un corpo pieno di vita
Diapason malefico di suoni e ricordi
Onde ininterrotte di pensieri lasciati liberi

Giungerai alla fine prima o poi?
Sentirai la magica risonanza tutt'attorno
Inarrestabile e indistruttibile.

Petali quelli che si posano sulle tue dita.
Porpora che Non lascia traccia di se
Sovrana follia, dolce sentimento

La bestia prende possesso del corpo senza vita
Il re combatte per il suo onore perduto
Il giullare continua la sua danza senza fine

Lacrime, come speranze in un giorno di pioggia.
Scendono passando per la valle segreta
Le lune proseguono, formando un quadro più grande

Alla stregua di una canzone
Cantate amici miei, per il giorno del funerale.
Avanti, morite con me

Tutto sembrerà più imponente.

È tutto qua.
Se tu cerchi il significato.
È solo un quadro più grande.



sabato 12 giugno 2010

ANDROJINN - L'ODORE INSOPPORTABILE DEL GIORNO PASSATO




Cosa cè d'interessante nell'aria? Odore di migliaia di persone che ansimano alla ricerca di un posticino al mondo, convinti che non si muoia e che a convenienza si possa ricominciare da capo come nei videogiochi.

Cosa ci costerebbe amaliare e sfruttare questa povera e stupida gente?

Mi ferma la mia educazione, l'eredità datami dai nostri predecessori, da alcuni di loro che mi hanno insegnato l'umanità (intesa come insieme di valori filosofico-mistici che nel corso dei tempi hanno mosso intere masse alla conquista di un'elevazione sociale, economica, spirituale ecc...)

Data la situazione pessima dell'umus intellettuale ed emotivo che mi circonda io sono fermamente convinto del DOVERE REAZIONARIO ALL'IGNORANZA!!



Ognuno di voi ha responsabilità di quello che sà, e deve reagire al suo obnubilamento. chi possiede una conoscenza è responsabile dell'ignoranza di chi gli sta intorno. Non si può più accettare che ogni laureato di queste nostre generazioni aspetti una manna dal cielo che illumini la via di chi non sà.

Credo che anche a rischio di fare la fame, il nostro futuro si diriga verso la "RAGIONE"



ANDROJINN

giovedì 10 giugno 2010

GIOCHER - IO STO CON LORO....





Rieccomi dopo mesi di lontananza e silenzio-scrittura dal blog! I post sono sempre più interessanti e introspettivi, anche se talvolta cervellotici, e in questi ultimi tempi l'attenzione e la concentrazione mi abbandonano spesso non permettendomi di apprezzare al meglio i testi del blog. Non mi sono mai reputato un buon scrittore, problema serio se si pensa che avrei tante cose da dire ma spesso non so esprimerle a parole. In compenso so disegnare. E so anche disegnare vignette. Quindi parlo con i disegni, esplico concetti con i disegni, protesto con i disegni, mi esprimo con i disegni. In una parola, sta cosa potevo farla molto prima! ^ ^
Ho partecipato a un concorso di umorismo sul tema del'inquinamento ambientale, posto qui le tre vignette che ho mandato, sperando possano stuzzicare un sorriso riflessivo. Che c'è di nuovo? si chiederanno molti. Beh la recente notizia del terribile disastro petrolifero nel Golfo del Messico mi ha sconvolto. Per l'ennesima volta, il pianeta, l'ambiente, gli animali, le piante, l'acqua, pagheranno con la vita e la salute un errore dell'uomo. Errori che potranno essere sempre più gravi, col tempo, quanto più sofisticate diverranno le sue diaboliche invenzioni. E' con tristezza che guardo la tartaruga spiaggiata e agonizzante, il pellicano incatramato nella SUA acqua, l'elemento che lo ospita e lo sostenta, i piccoli di airone che dalla terraferma attendono qualcuno che non ritornerà. Ma la tristezza diventa rabbia. Gli animali, come l'intero ecosistema ambientale, sono ignari di tutto...in qualche strano modo si fidano di noi. Troverei più sensato, anche se assurdo, che si mobilitino per scacciarci via dal LORO pianeta. Invece ci nuotano intorno, ci volano sopra le teste, ci si strusciano addosso passando dall'altra parte. Non sanno che a dover condividere il pianeta con un animale come l'uomo c'è sempre da aver paura, da stare in allerta. Magari lo capiranno. Magari no. Ma mi consola pensare che quando ci distruggeremo completamente con le nostre mani, il primo che saprà cavarsela egregiamente nel risollevarsi in un rigoglioso avvenire sarà proprio l'ambiente naturale e tutte le proprie forme, come già è successo...finché le zecche umane non riusciranno di nuovo a fare capolino tra i novelli fili d'erba. Confido nell'emancipazione animale...l'istinto ancestrale li spingerà a non permettere a forma umana alcuna di rovinar loro di nuovo la festa, eliminandola alle radici.
Ve la immaginate l'estinzione dell'uomo a opera della natura e degli animali?
Che sublime visione...

Giocher

martedì 8 giugno 2010

La Vale... l'esistenza complessa dell'amore..


Ho un pensiero che non mi lascia in pace, qualcosa dentro di me, che non ci vuole stare...
scivola via come le parole che fanno fatica a cambiare...
come si fa ad amare?
cosa vuole dire amare?
io posso amare chi voglio...l'emozione dura poco...subentra l'atteggiamento di conoscenza, di non stupirsi più di nulla...
chi è la persona giusta al momento giusto?
esiste qualcosa?
non credo quasi più all'amore...perchè?
sono sentimenti che sgorgano via veloci per poi lasciarci soli con il cuore infranto da parole appena sussurrate e odiate......
La notte non l ho mai vista così vicina a me...non l'ho mai assaporata come mia...come tua...nostra...
come una laccrima che spezza questa noia...troppa...
troppe parole che escono senza senso..
troppe parole che non riescono ad incontrarsi ed accettarsi...troppe questioni lasciate in sospeso, per poi essere rimosse dai pensieri...
Gli occhi che non ritroverò mai più, le mani che non riuscirò più a sfiorare a toccare...

perchè io non credo nell'amore, non credo in nulla...

o forse sì...

forse la mia è solo paura,
paura di non essere compresa,
di non essere capita...
paure solo paure che scivolano via dagli occhi come questa notte...
come questa luna imperfetta e tonda e bianca....bianca come la purezza che c'è...

la purezza delle lenzuola,
quelle lenzuola che copriranno le tue parole,
che soffocheranno il tuo amore,
il nostro amore...

ti odio...

forse ti amo..

ma tutto ciò..non è possibile...
è una ferita aperta che lacera e sgorga sangue..
sangue che macchia la nostra anima imperfetta...
chiudo gli occhi forse è meglio non guardare ciò che ci sta attorno...

tutto è relativo come il nostro amore, come questa pagina che scrivo per te..


LA VALE

lunedì 7 giugno 2010

La Vale: ripropone un post di vecchia data


Nevica su di noi.....fiocchi fragili,leggeri che per una frazione di secondo delicata quasi impercettibile decideranno dove posarsi se sopra a qualche casa, o portico o albero...
Scelte che assomigliano alle nostre che verranno assaporate come pensieri che si accavallano in turbine impazzite ..pensieri che diventeranno reali un giorno e altri che rimarranno sogni ghiacciati e sciolti dal sole caldo...pezzetti di neve che ognuno racconterà e vivrà....... Momenti felici, che si fermano in qualche parte della testa e che una calda giornata estiva forse riuscirà a sciogliere lasciando quel ricordo così leggero piacevole e vivo, come annusare l'aria e vedere un immagine riflessa in un altro pensiero di un'altra persona che evocherà forse una lacrima o un sorriso a quel ricordo ...
Dalla finestra vedo una bambina che sta correndo in un prato e che cade sbucciandosi un ginocchio mentre una nonna corre verso di lei a braccia tese, soffiando sopra la ferita abbracciando quelle lacrime di vita che sgorgano e mi emozionano; i ricordi affiorano bruciando e scandiscono ogni istante della vita di ognuno...Come l'immagine di quella bambina che cade piange e poi si rialza grazie alla mano tesa di una persona che le vuole bene ..un pò come nella vita...viviamo nei ricordi e nelle emozioni di altri le nostre...
Cosa vuol dire essere felici? emozionarsi? decidere, scegliere? la mia decisione sarà quella giusta? quello che sto facendo è davvero quello che voglio fare o mi sto accontentando che tutto quello che sto costruendo sia quello di cui ho veramente bisogno?..... Quante domande ogni giorno ci facciamo, pensando ad ogni cosa e vivendola come se non avessimo altra scelta se non quella di vivere nel riflesso di un emozione che stiamo ancora cercando....la perfezione dell'attimo atteso che non arriva, gustarci e perderci in una bufera di neve,arrabbiandoci perchè abbiamo perso la strada che ci conduce al nostro obiettivo..... Scegliere di non sapere nulla, di non fare nulla, di non pensare...ma se non pensassimo non ci emozioneremmo e non vivremmo da "umani" ma da macchine quella razionalità che ci distingue.... pensare, ragionare...irragionevolmente sbagliando..
Quante parole che si accavallano e si accumulano come la neve quando cade... e si ispessisce, aumenta straborda e poi man mano si scioglie e sparisce...lasciando un sottilissimo strato lucido nelle strade.....le cose che non diciamo, che ci teniamo dentro perchè sono fonte di malintesi, dei silenzi che imbarazzano e che ci permettono di ascoltare il respiro di chi ci sta a fianco...quasi oscultando i suoi pensieri...chissà a cosa penserà...chissà cosa vorrà...ed è tutto un salto nel vuoto, nella voglia di correre e urlare quella gioia provata per un ricordo che ritorna, la voglia di abbracciare chi ci vuole bene,di ascoltare,di parlare di cadere e di rialzarsi....tutto "puzza"o "profuma" di vita che si vive e cambia vivendo grazie a ciò che noi ci creiamo e che vogliamo che si realizza..tutto come un puzzle che provi,decidi,sbagli...
La Neve continua a cadere sola mentre scrivo queste parole che in gola mi stavano soffocando... cade silenziosa sopra parole scritte di getto, senza senso, copre le risate e le urla...e le emozioni di chi assapora attimi vissuti; deciderà Lei dove vorrà posarsi se su una pianta o una casa o un portico o semplicemente su un palmo di una mano tiepida solletticandola e sciogliendosi in una carezza
siamo noi che decidiamo dove adagiarsi e in un quale abbraccio caldo addormentarci facendo scivolare via le nostre paure...La Vale

giovedì 3 giugno 2010

Paul: Ora e Per sempre



..nero...
tutto nero..
..nel silenzio più assoluto...
nella notte più scura...
...nulla qua intorno...
...solo io...
...solo per una volta...
...lontano da tutto e da tutti...
...solo con la mia essenza...
...solo......solo......solo...

...all'improvviso un piccolo grido lacera il silenzio...
mi volto a guardare nell'oscurità dei miei pensieri...
...un abbagliante marea di luce in lontananza
corre verso di me a gran velocità,
squarciando il silenzio,
distruggendo tutta l'oscurità del mio mondo...
...dapprima un piccolo bagliore, poi sempre più vicina,
imponente, divina, maestosa...
inerme di fronte all'inevitabile...
cos'altro potrei fare?

...distendo le braccia,
le protendo verso essa..
...e così chiudo gli occhi...

e in un tremendo impatto mi lascio travolgere...
mille colori esplodono attorno a me
lume
lucentezza
pazzia
migliaia di note diverse suonate con dolcezza e con calore,
l'immagine di un bambino che piange,
un fiore che appassisce,
un fiocco di neve sopra la mia mano...
mille emozioni,
lacrime di gioia,

i tuoi occhi che piangono sangue,
i miei polsi sfiniti,

urla,
corde che si strappano,
capelli che cadono,
disperazione,
rinascita,
speranza,

la vita fugge veloce, Immagini care,
disperazione per l'impossibilità di fermarle
nell'istante della loro creazione,
colori che svaniscono e poi tornano,
pulsanti quasi quanto il dolore che sento,
sole accecante,
domande lasciate in sospeso,
pensieri protesi nel vuoto della solitudine
o dolce calore non lasciarmi,
mi stringo a te
voglio addormentarmi per sempre,
adagiarmi e lasciare che la corrente mi culli per sempre,
volerò se ne avrò voglia,
sovrasterò l'universo,
per ora mi basta sapere
che questo mare resterà nella mia mente,
che non se ne andrà
urlo, ancora più forte,
lascio che tutto esca,
che nulla rimanga dentro di me per più di un istante,
inizio a strapparmi i vestiti, e lo sento,
sento questo peso, questa gabbia tutta intorno a me...
la mia anima chiusa dentro un corpo troppo piccolo,
dentro un guscio ingombrante, lo strappo, lo lacero,
lo taglio, lo ferisco, libero per sempre la mia anima,
e lascio che essa se ne vada per sempre libera,
come un gabbiano al suo primo volo, essa si libra sopra a me,
volteggia leggera, incerta, sfiora lo specchio dei ricordi,
e poi si innalza, per raggiungere posti ignoti,
posti freschi e puri,
luoghi sereni dove potrà riposarsi
e costruire un piccolo nido.

Da li forse potrà ancora ammirare l'oceano che mi travolse,
e io qui, peso morto tra le onde,
avrò forse l'onore di ammirare la grandezza della mia anima,
e dimenticherò la melma che mi avvolge,
trascurerò la cancrena che arriva per divorarmi,
ignorerò i vermi giunti per mangiare la mia carne,
ho solo bisogno di un motivo per perdermi nel cielo terso e puro,
per smettere di guardare il marcio che c'è qua attorno a me,
per guardare oltre,
per sentirmi libero da questo schifo,
da questa umanità morta prima di nascere,
da questi valori fatti e confezionati,
da questi pregiudizi inutili,
da una generazione che non crede in nulla,
da tutta questa gente che sembra non capire
che stiamo camminando verso un baratro,..

Voglio sentirmi libero da questo mondo,
ora e per sempre, solo questo desidero,
che la mia anima si erga per l'ultima volta,
prima della fine, che essa sopravviva,
che essa se ne vada, che non muoia con me,
che lasci questo mondo con dignità,
per aspirare a qualcosa di più,
che sia da insegnamento per tutte le anime perse,
che cammini verso la luce, che non si perda,
e io qui, corpo morto ed esanime,
aspetterò che la luce si spenga per sempre,
e sarò sereno nel sapere che qualcosa di me non morirà
nel freddo gelido di questo buio che ora regna con me,

ora di nuovo,
ora per sempre.

Paul


mercoledì 2 giugno 2010

La Vale: FREE PALESTINE!!!

La crudeltà nei confronti di questo popolo deve aver fine...
Non è possibile che nessun governo si muova e che tutti siano schiavi di una cultura ideologica condivisa con israele..
ma sappiamo tutti la storia....

Vorrei solo che prima o poi anche i Palestinesi possano avere la loro libertà...e soprattutto fermare l'embargo che non lascia traportare medicine e generi alimentari è una cosa nefanda...al massimo oggi nel 2010 più che mai!!!!

FREE PALESTINE!


LA VALE