martedì 2 febbraio 2010

The Mallard • Facciamo tutto per...


Facciamo tutto (e di tutto) per liberarci dai nostri pensieri e dai nostri istinti.
L'obiettivo è stato raggiunto? Bene, il pensiero su di esso è stato rimosso.
Ti sei saziato? Bene, ora l'istinto per un po' riposerà.
Ed allora che cos'è veramente spirituale?
Lo spirituale aggiunge a tutto questo il brivido della pienezza, il calore dello "scorrere", dell'attimo che sa di infinito ed eterno, perché senza tempo.
Come riconoscere quei momenti? Beh, ti sei dimenticato del tempo e liberato dai pensieri...
...ma non basta: ti sei anche riempito ed espanso nel tutto...
...del tutto.


The Mallard

6 commenti:

  1. cioè??
    per te quindi il non pensare a "nulla" per distrare la mente...di porta ancora di più a "pensare di non pensare"?

    LA VALE

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  2. Io conosco due forme di spiritualità ( due trutture base): Quella politeista-animista e quella monoteista.
    La seconda è rappresentata metaforicamente dal "Deserto"; una vita di privazioni e di sacrifici per svuotarsi di forze materiali e riempirsi di spirito, è tutto un calvario per purificarsi prima del premio finale che è il paradiso.
    La prima è rappresentata dalla "Foresta"; ad ogni elemento della vita corrisponde un Dio da rispettare e con cui dialogare, l'illuminazione spirituale si raggiunge nel rapporto di pienezza delle esperienze sensoriali ed emozionali (molto legato alle droghe e al sesso).
    Nella società capitalistica secondo me viene scelto un pò dell'uno e un pò dell'altro senza che qualcuno ne senta l'appartenenza spirituale.
    Le scelte personali quindi sono molteplici, io ad esempio sono molto legato alla "foresta" e cerco di STRAFOGARMI di esperienze mentali e istintuali (ed emotive) riuscendo a trovare il mio equilibrio, invece la tua descrizione (mallard) è desertica probabilmete anch'essa creatrice di un'equilibrio.
    ANDROJINN

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  3. Veramente non intendevo nulla di tutto questo, però mi fa piacere di aver ispirato delle interpretazioni.

    Alla fine, se avessi spiegato tutto, ognuno non avrebbe potuto immaginare un mo(n)do tutto suo di interpretare...
    ...e alla fine è quest'ultima cosa che in fondo è "spirituale".

    :)

    The Mallard

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  4. :)
    alla fine il miglior gioco è quello di interpretare altri puzzle...scomporli e ricomporli!!

    La Vale

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  5. ah Androjinn..come fai a dire che l'esperienza di Mallard sia "desertica" magari è foresta!!
    ...alla fine ci vuole anche il tatto oltre che allo sfogarsi...
    sfogarsi è bello ,piacevole, divertente...basta che però si rispettino gli altri le loro idee e scelte!
    ma soprattutto non si può avere la presunzione di dichiarare a priori l'idea di un'altra persona giudicandola così...

    ci sono molti modi di spiritualità .... spiritualità meno edonista e più entropica...più rivoluzionaria

    LA VALE

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