mercoledì 3 febbraio 2010

La Vale: SBARRE e Odio...




Oggi è una bella giornata di quelle con il sole, il cielo blu e un'aria ghiacciata che ti entra dentro alle ossa.... cammino veloce per svuotare la mente da troppe parole che stupidamente si accavallano una sopra l'altra senza un significato preciso...



Mi giro e guardo in lontananza il "parco dove sono cresciuta" ...dove tutti potevano correre liberamente...



qualcosa è cambiato ...



ora NON è più Libero è Recintato...un muro visibile di chiusura sociale.... di sbarramento ideale...

"Perchè? perchè bisogna costruire recinzioni e chiudere sempre di più il nostro"io" dentro ad una gabbia?"
sono stanca di sentirmi in una galera...di essere costretta e vincolata dalle ore di questa società che mi martellano la mente e non mi lasciano aria per respirare..ci sono troppi muri ideali e non...piccole barriere che ti costringono ad aderire a degli obblighi se non vuoi imbeccare in qualche sanzione....
Il nostro silenzio a cosa ci porterà...? dov'è la mia libertà di poter vivere senza catene?? Io non la trovo...mi sento solo chiusa in una gabbia e non vedo la luce..ma solo il buio!

Una nota negativa deve poter servire per rilanciare la propria idea e scagliarla contro quei muri distruggendoli del tutto...sgretolando il loro odio che viene intriso nell'aria che sa di muffa ... non bisogna tenerla stretta fra le mani quell'idea di coraggio...perchè il sangue macchia e lascia un debole segno che cogliamo solo noi....ma tutti gli altri dormono sonni tranquilli..



La Vale

9 commenti:

  1. Secondo me tutto è riconducibile alla facoltà di "controllo" che tutti quelli che chiamiamo "noi" e tutti quelli che chiamiamo "loro" vorrebbero avere sui fatti, su quei fatti che potrebbero toglierci le cose che abbiamo o che potremmo avere...
    ...che potrebbero paradossalmente toglierci anche la libertà, in un circolo vizioso quasi assurdo.

    Poi la libertà è sempre "da qualcosa": lo spaccare "il muro" metaforico ti darebbe un gran senso di libertà, ma magari le conseguenze che dovresti scontare ti toglierebbero altre "libertà" o cose a cui tieni che già ora hai.

    Capisco però come tutto questo sia complesso e soffocante... :(

    Ci sono momenti in cui pagheremmo volentieri con la rinuncia a tutto, pur di "liberarci".

    The Mallard

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  2. Ma il controllo si può anche distruggere...
    mi spiego meglio:
    se tu "crei" muri o li costruisci in modo metaforico e non ...
    crei cmq una barriera e questa barriera crea ancora maggiore rabbia e odio tra le persone... se isoli il cosidetto "deviato sociale" lui diventerà ancora di più un "deviato" per il semplice fatto che non gli porgi una mano...un aiuto ma gli tiri una sberla e lui ovviamente ti giri i denti....
    Bisogna avere il coraggio di tendere una mano il più possibile non di reciderla, gettarla via, girare le spalle e costruire un muro...
    il muro del silenzio è la "condanna a morte" dello spirito dell'uomo..

    La Vale

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  3. Si si, certo, è che secondo me una certa quotaparte dell'energia dell'uomo ha bisogno necessariamente di essere imbrigliata, controllata, come si deve controllare l'energia sotto qualunque forma perché non faccia danni.
    Purtroppo è poco probabile trovare colui capace di dirigere le sue risorse in maniera solo virtuosa e mai distruttiva...
    ...il controllo come necessità, non come scelta.

    Inoltre l'onnipresente conflitto di interessi (non solo nelle aziende, ma anche spessissimo in natura e tra noi) sancisce il fatto che inevitabilmente anche l'applicazione virtuosa e "amorevole" delle risorse sia un'interpretazione: facendo del bene a qualcuno (normalmente: noi stessi) ed essendo efficienti in questo, certamente non facciamo del bene a talun altri. Sei stata benevola col prossimo? Beh, si con alcuni, magari non con altri.

    Purtroppo o per fortuna, nella vita facciamo quello che vogliamo, ma prima di tutto facciamo quello che POSSIAMO.

    Ci sforziamo come possiamo, controlliamo l'energia cattiva come possiamo.

    Dopo questo mega-preambolo però ti dico che comunque è giustissima la tua propensione a sperare, a VOLERE più libertà, più dignità e a lottare perché cada ogni forma di muro inutile.

    Essere in una condizione soffocante, qualunque essa sia, richiede uno sforzo per uscirne e la fede che hai tu, anche solo la forza che hai di immaginare che "può succedere, può accadere", che ci può essere l'alternativa migliore, è la cosa più bella che si può trovare...forse l'unica che ci permette di andare avanti e svegliarci al mattino...

    :)

    The Mallard

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  4. Grazie!
    beh certo la parola "controllare" dipende da chi controllo cosa....chi è la pecora impazzita cosa fa... dipende da che pecora è
    implica la "gravità" dell'azione..

    La benevolenza dipende... cioè in che terminila interpreti?
    nella società basta fare volontariato e scatta l'altruismo unilaterale...l'assimetria del dono...io do un' qualcosa senza ricevere nulla in cambio...e l'aiutare "l'altro in difficoltà" a me fa stare bene e appaga...poi dipende da soggetto a soggetto
    ...
    cmq nella società in cui siamo...infarcita di menefreghismo, cinismo, arroganza, razzismo, omofobia e chi più ne ha ne metta... è difficile lottare ... ma la SPERANZA è quella di non abbassare la guardia e di non mollare mai....
    resistere ora e sempre!

    La VALE

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  5. ...Ma soprattutto la notizia che a Milano chi è "rom" 2 euro un caffè agli altri 75 cent è scandaloso!!!!
    cioè nulla mi sconcerta più in questo bel paese che è l'Italia.......
    e approvo l'iniziativa di regalare un caffè a chi vuoi tu a Milano e dovrebbe essere estesa ovunque non solo li!

    Ma la gente non si rende conto che anche i CIE (centri di identificazione permanente) sono lagher che li trattano peggio delle bestie perchè non c'è rispetto per la DIGNITà umana...tutto ciò mi fa alquanto schifo...e mi vergogno di essere italiana ...
    Mi vergogno del fatto che alla maggior parte delle persone non gliene importa nulla se il vicino sta morendo di fame...l'importante è avere la pancia piena..
    Certo....

    LA VALE

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  6. Bè, tutto ciò è normale, mi preoccuperei se non ci fosse. Se non ci fossero odio, sbarre e recinzioni comincerei a pormi delle domande. Se non fosse così mi chiederei in che modo, oltre la nostra consapevolezza, viene esercitato il controllo ed il potere. Ed il fatto che esistano delle persone contrarie, che si oppongono, per lo Stato è sinonimo di normalità, le cose stanno andando nel verso giusto. Chi ci controlla sa che noi ci limitiamo a parlarne su questo blog. Perché se veramente stessimo tramando un piano per cambiare le cose non lo scriveremmo su internet.
    Mati

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  7. se stessimo davvero tramando contro il potere...contro un muro un qualcosa.. non è detto che non l'avrei postato qua...
    Ma la mia è una scheggia impazzita che dovrebbe colpire e penetrare nelle coscienze di tutti quelli che non si fanno queste domande....
    che non si chiedono perchè la costrizione mediatica ci sta strozzando sempre di più...che l'aria è davvero poca ormai.....
    Le idee sono tante...e ci sono mille modi per cercare di combattere e di manifestare il proprio dissenso a favore di...
    Ma di certo non sono io che devo dire..cosa è giusto e cosa è sbagliato...
    Siamo consapevoli noi stessi delle nostre azioni...

    L'importante è non rimanere bloccati e girare le spalle

    LA VALE

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  8. Vale, oggi tu credi che non puoi uscire da quelle mura, in realtà puoi uscire da lì e vivere in spazzi sconfinati di campagna o fare il barbone che modella la sua libertà dentro le gabie cittadine. Invece tu vuoi distruggere quelle mura. ma se qualcuno ci stesse bene li dentro? e se fossero la maggioranza cosa fai? Credi che siano tutti nell'errore? ok, quando li cambierai, in un modo o nell'altro, il tuo atto sarà stato autoritario.
    ANDROJINN

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  9. Androjinn Io non credo di NON poter uscire....
    essere clochart è un altro modo di vivere la vita...ma non centra molto la libertà di togliere e spaccare un muro....
    Non hai capito la mia idea!
    Io contesto il fatto che la gente fomenti odio così!
    i ragazzini che si vedono recintati un parco con telecamere...la vivono male....si sentono assediati e allora odieranno ancora di più quel contesto!!!!!!!!
    Non si salva nessuno rinchiudendolo solo con le proprie problematiche...
    bisogna parlare e dare voce alle proprie idee non comprimerle!

    LA VALE

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