giovedì 13 maggio 2010

Le streghe sono tornate_ Amélie

E' da molto che non scrivo, ma oggi ho deciso di sedermi di fronte a questo computer e ricominciare.
Ricomincio perchè voglio sfatare una sorta di mito, che però con le leggende degli eroi omerici ha ben poco a che fare, voglio sfatare il mito della parità tra uomini e donne.
Per secoli si è sostenuto che la donna fosse un "uomo mancante", proprio i filosofi, pensatori per eccellenza, che avrebbero dovuto saper astrarre dalla contingenza, immersi in una cultura sessista hanno saputo coniare definizioni orrorifiche della donna.
Ora invece si sbandiera il vessillo della parità, problema risolto dunque, basta manifestare, tornate a lavare i piatti.
Certo non ci voglio io per parlare di questo, ma nella mia pur infinitesima esistenza sento la necessità di aggiungermi a quanti hanno speso parole sulla parità.
Sembra quasi che "parità sessuale" sia una sorta di formula che rievoca la fine degli anni '60, anacronistica quasi, che ricorda quelle donne che sembravano streghe solo perchè riendicavano più diritti rispetto alla semplice sopravvivenza.
Voglio parlare di parità perchè ora, che noi donne possiamo finalmente lavorare (ma pensate un pò!! addirittura lavorare...) sembra che sia tutto a posto. E invece io credo non lo sia per niente.
Intanto il fatto che non si parli più molto di questo non significa che il problema non sussista, anzi.
Il fatto che la situazione sia senza dubbio migliore rispetto a decenni fa non implica che non si possa ulteriormente migliorare la condizione femminile. Su questo vorrei soffermarmi.
Voglio farlo perchè in lunghe discussioni avute con ragazzi che stimo mi sono accorta che latente è la discriminazione, come quando alcuni si stupiscono della mia intelligenza, o altri sostengono che dare la vita sia talmente meraviglioso che ambire ad altro è quasi un assurdo.
Certo, dare la vita è meraviglioso, tuttavia questo deve precludere il raggiungimento di altri scopi?
Certo possiamo lavorare, questo deve fermarci dal desiderare ruoli prestigiosi?
I dati confermano come non solo in politica ma anche all'interno dell'università, degli ospedali, le donne ricoprono ruoli "di potere" molto meno che i loro colleghi maschi.
Quanti primari donna ci sono?

Inoltre vorrei spendere qualche parola sull'uso della donna, della sua immagine usata anche per vendere mastice.
Siamo davvero contente di questa parità?Questa è parità?
Molte possono scegliere di diventare famose sfruttando la loro immagine ed è legittimo, sebbene a me sembri deprimente, che lo facciano, tuttavia sebbene legittimo, si può legittimare?
Si può aprire la strada all'idea che una donna bella sia una idiota? Si può ridere della beata ignoranza di donne che vengono derise in tv?
Sto pensando ad un programma, "La pupa e il secchione", non ho avuto mai la fortuna di vederlo in toto, sono inciampata in qualche fotogramma e ne sono rimasta disgustata.
Si possono fare soldi su questo? Sulla pochezza di persone che ridono della loro ignoranza? I media sono potenti strumenti, ho paura che il messaggio che possa passare sia non solo "anche se siete ignoranti va bene, tanto il mondo è dei furbi" ma anche "le donne sono dementi oche per la maggior parte, trovare quella intelligente è molto arduo, e se proprio si trova è un cesso, perchè le carine sono troie".
Tra l'altro, parlando con persone che ogni tanto seguono il programma ho scoperto, che alla fine "Il secchione" non è colui che insegna, ma colui che apprende.
Apprende come essere meno sfigato e non insegna qualcosa alle "pupe", come se la conoscenza fosse un disvalore e contasse solo l'apparenza, in un mondo che non comprende che prima o poi i riflettori si spengono.
Inoltre, comunque la conoscenza sembra essere prerogativa maschile, la bellezza (esteriore si intende) femminile.
Non so se per il pubblico siano più tristi "i secchioni " o "le pupe", o nessuno dei due, io penso che sia triste che esista proprio il programma, perchè mi sembra un tragico salto nel passato, perchè legittima un comportamento superficiale, perchè crea dei paradigmi, a mio avviso deleteri, che saranno da riferimento per molti.
Forse avere questi paradigmi non sarà terribile per molti, per me sì.
Sarà forse uno sfogo non sense, esagerato, d'altronde vorrei suscitare reazioni, riflessioni, commenti.
Buona giornata a tutte le dolci fanciulle e a quei maschi che credono che una donna possa diventare loro capo.

Amèlie

10 commenti:

  1. Sono contento che tu sia tornata, mi rattristava la mancanza di una donna da un luogo di cultura e creatività.
    La parità tra uomini e donne cè, se vogliamo. La legge consente alle donne gli stessi diritti degli uomini, tutela anche quelle differenze naturali che ci sono (la maternità, la debolezza fisica, i diversi problemi medici, le difficoltà nel divorzio).
    Ma cosa stiamo a indagare sulla parità dei diritti se mancano IN TOTO, anche per gli uomini?
    Siamo in un periodo buio, in cui la superficialità e l'ignoranza regnano; le discriminazioni sono all'ordine del giorno ma non solo verso le donne, a 360°.
    Le donne, gli immigrati, i gay, gli acculturati, i tifosi, i religiosi, i lavoratori, non cè rispetto e comprensione per nessuno.è un fatto di cultura e ci trasciniamo dentro al problema da soli, tutt'insieme.
    ANDROJINN

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  2. Cara Amélie,
    ho sempre pensato, come accennavi, che una donna potesse comandare con successo: il mio capo attuale, manco a farlo apposta, È proprio una donna!

    The Mallard

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  3. Beh scusa ma è la donna che vuole rendersi "merce e oggetto" andando a fare concorsi di bellezza e sculettando come "oca scema" davanti allo schermo per avere notorietà....anzi la pace nel mondo!
    ecco a frasi del genere mi vergogno di essere donna!
    e l'uomo sempre più pirla casca come un pollo con la lingua mezza di fuori...che schifo!
    guardando l'estetica della donna!!
    Ecco, io credo che fin quando noi donne non innoridiremo per questo sarà davvero dura trovare una via di uscita!
    Mi sembra vergognoso e vomitevole che DONNE vadano a vendere il loro corpo e stupidità in tv!
    Poi certo se una è oca...può essere anche intelligente ma se si mostra come tale...alla fine verrà additata per come si pone cioè oca...!
    La donna con le palle cazzuta esiste!
    la mia docente universitaria DONNA in carriera la quale è stata anche preside e vicepreside!
    insomma siamo NOI donne che dobbiamo farci sentire e valere!
    siamo noi che dobbiamo rivendicare i nostri diritti!
    certo...se facciamo le amebe sceme che si preoccupano solo della "bellezza" fittizia allora...tanti saluti!

    poi c'è sempre il rovescio della medaglia!
    allora tanti maschi sono esclusi in vari settori perchè "Uomini" e tante donne escuse perchè donne!! è obsoleto parlare di femminizzazione e maschilizzazione.... si parla di genere di entrambi i sessi ma anche di tutelare il più debole... !!
    ma soprattutto bisogna farsi valere! e distruggere uno stereotipo ignorante...per distruggerlo proviamo a cambiare noi stessi togliendo pregiudizi...e poi si vedrà

    LA VALE

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  4. Già, che vita grama. La parità di sesso non esiste nella nostra cultura. Come dice Androjinn non esiste nessuna parità. Come dice la Vale le donne stesse non la vogliono. Mio fratello litiga sempre con le ragazze perché parlano da maschiliste, dice sempre: "possibile che io sia più femminista di voi??". Spesso per la casa lo sento canticchiare:

    Sebben che siamo donne
    paura non abbiamo
    per amor dei nostri figli
    per amor dei nostri figli
    sebben che siamo donne
    paura non abbiamo
    per amor dei nostri figli
    in lega ci mettiamo
    Sebben che siamo donne
    paura non abbiamo
    abbiamo delle belle buone lingue
    abbiamo delle belle buone lingue
    sebben che siamo donne
    paura non abbiamo
    abbiamo delle belle buone lingue
    e ben ci difendiamo

    Purtroppo molti ragazzi che stimo e che reputo intelligenti a volte hanno delle belle buone lingue ma nei fatti sgarrano. C'è un'enorme discriminazione, me ne accorgo sempre di più. Io stessa mi sorprendo di vedere un film di una regista donna. Perché in Accademia ci sono molte più studentesse di studenti ma l'artista è maschio? Perché noi donne passiamo la vita in cucina ma i cuochi sono maschi? Non si tratta solamente di avere un ruolo di potere.

    Mati

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  5. "Ovunque l'uomo soffre nella società maledetta, ma nessun dolore è paragonabile a quello della donna."

    "Gli uomini più progressisti applaudono all'idea di uguaglianza dei sessi. Ho potuto constatare che come prima e come sempre ancora gli uomini, senza volerlo, vuoi per abitudini o vecchi pregiudizi, vogliono sì aiutarci, però si accontentano solo di sembrarlo. Prendiamoci allora il nostro posto e non aspettiamo d'averlo."

    "Sono quindi anarchica perché solo l'anarchia può rendere felici gli uomini e perché è l'idea più alta che l'intelligenza umana possa concepire, finché un apogeo non sorgerà all'orizzonte."

    Mati

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  6. Vero Mati....

    in effetti ci sono troppi stereotipi maligni sulle donne...la gente si autoconvince STUPIDAMENTE e ci crede....tipo "la capa donna è una tiranna"...
    "le donne non possono fare certi tipi di lavori, ...."
    però io ripeto siamo NOI che dobbiamo farci valere NOI che dobbiamo andare a testa alta e distruggere il modello dell'oca bella senza cervello e della donna in carriera che per forza è andata a letto con il capo ufficio e questo non è un lavoro per donne!

    insomma fin quando si crede a questo è perchè lo si fa credere....
    perchè accendi la tv e vedi solo oche sceme sculettanti...?
    perchè non ci si ribella a questo perchè non si lotta contro la mercificazione del corpo?
    perchè la maggior parte delle persone è fissata con queste idee?
    ma soprattutto la parità deve esserci sia per le donne che per gli uomini!
    non bisogna fare del sessismo inutile ma dell'arricchimento concettuale e di senso...
    diamo un senso a ciò che facciamo lottiamo per un'idea per i DIRITTI UGUALI DI ENTRAMBI I SESSI e DEI PIù DEBOLI.

    LA VALE

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  7. Potrebbe essere un problema di lingua? Come in "1984" di Orwhell ciò che non ha parola per descriversi non esiste, se non esistesse la parola "Male" esso non esisterebbe (consciamente).
    Forse è un problema di vocabolario, come parlare di "uomini" in senso generale e non di "persone"; usare parole quasi sempre al maschile anche se di maschio cè poco. A volte distinguere può far male, come dire dottore e dottoressa... professionalmente non sono uguali?
    è una battaglia su un tema millenario quindi radicata fin nella genetica, ho paura che anche chi combatte per la parità sia sviato da queste fini radicalizazioni dei sensi (letterali) come in parte è successo negli anni dell'emancipazione femminile ritrovandoci donne più uomini e uomini più donne (che non era proprio il risultato sperato!)

    ANDROJINN

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  8. Non è un argomento assolutamente semplice ..
    la parità di genere...
    allora già dire genere crea differenza..

    La battaglia è lunga, per prima cosa dovremmo accettare il DIVERSO senza ghetizzare, ovvero imparare a riconoscere l'altro e RISPETTARLO.
    Prima grande cosa da fare il RISPETTO.

    LA VALE

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  9. Quale tristezza nell'accendere la tv e vedere il deterioramento di una società, quale tristezza nel vedere quanto ci bombardano di messaggi subliminali, ti rendi conto che lottare non basta più, ma la tristezza più grande non è tanto la pupa e il secchione(per quanto puoi approvare o meno, la nostra coscienza è plasmata secondo i nostri valori), quanto la tv dei piccoli, una volta popolata di fatine e gnomi,
    ora i messaggi subliminali partono proprio da li, fateci caso...io ho chiuso con la televisione...continuate a lottare, prima di tutto combattete l'ignoranza, la conoscenza sta alla base di tutto, la consapevolezza dell'indispensabile ruolo di ognuno di noi, ogni diritto va difeso fino in fondo, fate capire a tutti cosa vuol dire lottare per qualcosa, ma lottate per non avere compromessi, o verrete addomesticate come animali in gabbia, il diritto dev'essere quello della libertà.

    paul

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  10. Ragionando "non ci sono diversità, ma diverse funzioni".. mi spiego subito..
    Teoricamente è logico che ci sia una suddivisione dei compiti, in quanto, anche fisicamente, la struttura femminile consente con piu attitudine certe mansioni e stessa cosa per quella maschile..
    Il discorso è.. il muratore "da cantiere" (quello classico :) ) ... è uomo, ecco questo si spacca il ..... per piu di 8 ore al giorno, per uno stipendio ridicolo e cerca di mantenere la famiglia.. qui c'è parità?? per parità dei sessi cosa si intende?? questo io non capisco, i movimenti femministi da sempre parlano di parità dei sessi ma sono sicuro che questa parità oggi come oggi è rivolta verso i posti di potere che sono difficilmente accessibili da una donna, e non di certo verso il fare il muratore.. ecco una donna non ce la farebbe proprio in linea di massima.. per cui io credo che sia stupido fare distinzione tra maschi e femmine.. e credo stupido parlare di femminismo e maschilismo.. bisognerebbe piuttosto parlare di persone (come dice Androjinn). Se si forma una famiglia con due figli e l'uomo fa un lavoro pesante credo che sia spontaneo nella moglie il voler stare a casa per crescese i propri figli, o sbaglio? è meglio forse che vengano cresciuti da balie o da asili comunali? non penso.. ma questo non perchè la donna è inferiore, anzi.. io porto grande rispetto verso l'incarico di crescere i figli e forse a volte sarei un po invidioso.. la frustrazione femminile per la propria condizione è tanta quella maschile per la sua, ve lo assicuro..
    Il femminismo inteso come donne Vs uomini è solo un altro dividi et impera costruito appositamente da chi ha potere per farci credere di condurre una lotta quando in realtà siamo schiavi.. Credo che l'argomento richieda una riflessione e un attenzione molto maggiore dei semplici e oramai noiosi discorsi del tipo: "quanti politici donna ci sono?" "quanti avvocati donna ci sono?".. ecc.. questo si sà.. ma la riflessione deve essere piu profonda, già ci lasciamo dividera per razze, per religioni, per cultura, per lavoro, per mode, per musica, per scuola, per squadra, per pansiero, per colore dei capelli.. ecc.. se ci facciamo dividere anche tra uomini e donne è finità.. poi i maschi "padroni" che vedono la donna come uno stupido oggetto ci sono, ma quelli risiedono nell'ignoranza, basta non considerarli..

    Donny.

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