sabato 8 maggio 2010

La Vale: il sole tra le nubi...


Ieri camminavo per strada il cielo gonfio di nuvole nere,
come l'inchiostro
come il male che provo dentro...
come una spina conficcata nell'anima che sanguina per la paura di non riuscire ad avere ciò che vorrei..
un desiderio che sfugge fuori da me...
Il sole faceva capolino timidamente tra le nubi che lo rendevano di una luce misteriosa...quasi lontana, quasi calda, come un ricordo bambino di un risveglio dopo aver pianto un'intera nottata e l'abbraccio caldo di una mamma che coccola quelle paure ormai già lontane...
quel pensiero infantile il giusto per darmi quella serenità che vorrei sempre provare...
Così mi buttai su di in un prato umido, sentì la terra avvolgermi e bagnarmi i vestiti e i capelli...quel ritorno quasi alla natura, quasi primitivo, riscoprì quella percezione di ascoltare meglio me stessa e le mille voci che sentivo che condividevo come le laccrime che non riuscivo a trattenere... come l'urlo afono che non usciva dalla mia gola...
Impressa quell'immagine che non potevo più sfiorare, che non apparteneva ormai più a me, ma solo ad un passato remoto ...
Sola con me stessa mi potevo lasciare liberamente andare ad ogni emozione anche quella di piangere perchè pochi avrebbero capito come sto...Non è mai facile comprendere l'altro nell'anima..
Eppure ad un tratto mentre avevo gli occhi socchiusi e incollati da troppe laccrime, sentì qualcosa che mi sfiorò le punte delle dita, con fatica aprì un occhio quasi accecato da quel riflesso di pallidò sole...e vidi con sorpresa incredula quella mano avvicinarsi su di me e asciugare le mie laccrime...
era la percezione di ciò che volevo, in quel momento l'intero universo si fermò perchè io avevo ciò che desideravo, l'abbraccio che mi avrebbe riscaldato dalle mie paure, dai fantasmi e dalle insicurezze... la mia coperta di Linus!
Giurai a me stessa che non avrei più pianto se quelle dita, quella metà di mela fosse rimasta accanto a me...
Ingoiai qualcosa di amaro e pungente come mille aghi conficcati nel petto e allora percepì che era solo il riflesso e l'immaginazione di ciò che avrei voluto ma che non sarebbe mai stato mio...

LA VALE

1 commento:

  1. un riflesso, un'immaginazione ma capace in un momento di dare quello di cui si ha bisogno. invocalo ancora.
    mati

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