mercoledì 28 aprile 2010

Donny: "La storia del giovane vecchio"

La storia del giovane vecchio...

Non molto tempo fà, in un paese non troppo lontano viveva un giovane vecchio..
La sua storia è curiosa; bisogna aver voglia di ascoltare.

Era ancora un piccolo bambino quando a differenza degli altri intorno a lui non socializzava mai..
veniva messo in disparte così per ira meritava la punizione diventando stranamente cattivo nel suo vendicarsi..

Pochi sono i ricordi che riporta della prima parte ma la seconda si che è interessante.

Dicono che sono le esperienze a far maturare, se per esperienze si intendono le cose che ci succedono si spiega
perché il giovane invecchiò in fretta..

Venne, all'improvviso, trasportato in un luogo nuovo, bello al suo primo approccio;
ma come prima il problema non era il luogo ma le persone che lo abitavano.
Nulla da fare figuriamoci! il ancora giovane giovane vecchio non riusciva a comunicare..
In casa in silenzio ascoltava i grandi permettendosi ogni tanto di intervenire per poi ripiegare in ritirata
appena palesata la sua ancora debole dialettica e l'ingenuità del suo intelletto.
Così passava molto tempo a pensare ed a osservare il mondo intorno a lui; gli stessi comportamenti umani
come una manifestazione fisica incuriosivano la sua mente.
Osservava e pensava mentre intorno a lui tutto scorreva anche se all'epoca non desse importanza al tempo.

Naturalmente come ogni giovane uomo non era privo di istinti e soprattutto non era privo di sentimenti,
quello sciocco si innamorava con una facilità impressionante.. bastava poco, poiché poche erano le
ragazzine che gli prestavano attenzione o che anche solo per un'istante erano incuriosite da lui;
un pò come un fantasma impedito nel parlare agli altri si incantava non appena una ragazza lo notava:
"Un miracolo! mi ha Visto!" questo pensava..
Così tutta la sua sensibilità si sconvolgeva in un travolgente fiume di emozioni che non lasciavano scampo
alla perdita della ragione..
E' in questi periodi, ricorda il giovane vecchio, che gli veniva naturale e facile scrivere sublimi poesie
e formulare veri concetti d'amore.

Tuttavia raramente si presentò l'amore nella sua vita, mai al di fuori della sua casa; con un eccezione...

Quando in preda alle crisi dell'adolescenza cercava ancora la sua identità si presentò una ragazza nella sua vita;
questa sembrava come lui.. diversa.. ed era curiosa, e inspiegabilmente ascoltava l'ancora giovane giovane vecchio..
inspiegabilmente gli rivolgeva la parola cosa che nessun'altra aveva mai fatto.

Inutile dire che il giovane giovane vecchio rimase travolto come non mai e con il nome di lei inciso sul cuore continuò
a osservare il tempo scorrere anche quando non sapeva dove lei fosse.

Nel frattempo l'ancora giovane giovane vecchio perse tutto quello che aveva, quello di cui in realtà non importava per sua volontà
e il resto gli venne strappato via.. rimase solo, maturò diventando il giovane vecchio ma perse anche l'interesse a vivere, o almeno
a vivere come tutti vivono, infatti smise di impegnarsi ad assomigliare agli altri e col tempo smise di farsi vedere in giro..
importava solo di lei..

A questo punto della storia tutto si fà un po triste..

Il giovane vecchio è solo, posto davanti alla tastiera ma incapace a suonare, obbligato invece a improvvisare ("la leggenda del pianista sull'oceano"),
lui l'ho ripeteva la sera parlando al vuoto: "io non so suonarla, perche proprio io?, da solo non posso, non so nemmeno chi sono..".

E lei? dov'è lei?.. bhe curioso questo passo del racconto..

lei tornò a dargli affetto, una buona amica che dava fin troppo, ma lei aveva gia una sua vita e di certo non era con il giovane vecchio!
che si credeva quell'ingenuo giovane che la vita che lo aveva reso vecchio gli desse la soluzione subito?! Solo un giovane vecchio puo essere
tanto sciocco..
Ma lui impazzi d'amore, e poco a poco di gelosia.. non riusciva ad accettarlo anche se si rendeva conto che lui non era proprio adatto alla lei
in questione, insomma lui era socialmente pazzo, strano, insolito.. un folle, solo, che elemosinava affetto per illudersi la sera di non addormentarsi
solo in mezzo all'oscurità, ma aime era così..

Lei poverina non sapeva come comportarsi..povera potete immaginarla travolta dagli scleri intellettivi e emotivi di quel pazzo..
Col tempo inizio a stancarsi e anche se aveva promesso a se stessa che gli sarebbe stata accanto iniziò a perdere le forze,
era troppo per lei, quando il giovane vecchio stava bene ed era ricco di sentimento era capace di gesti folli per la sua amata,
ma quando era giù, ed accadeva spesso, lei veniva ricoperta di insulti, aggredita e questo perchè la gelosia del nostro amico era
pari all'amore che provava.

Così un giorno, quando al giovane vecchio non rimase più nulla, e quelle poche persone che gli erano rimaste sono venute a mancare, lui
si fece prendere dall'ira per una stupida conseguenza a costrutti mentali dovuti alla fede religiosa che in lui nasceva per resistere
alla cruda realtà,i quali entravano in conflitto con gli stessi desideri e con lo stesso rapporto creando una tensione folle, che in
fine, inevitabilmente, lo portò a provare una rabbia immensa.. un dolore che per difesa muta in odio portandolo poi a scaricare
il tutto su l'amata.. già..
su di lei..
povera..
cosa centrava lei??
non era stata lei a fare della vita del giovane vecchio un inferno senza fine, ma il fato..

così lei esasperata se ne andò via, lontano dal pazzo.. come fecero poi anche altri..

vi chiederete come viva ora il giovane vecchio..
bhè, ora è una persona troppo giovane per diventare uomo, e troppo vecchio per vivere la gioventù..

è li seduto davanti alla tastiera senza sapere da che parte cominciare..

a volte è disperato e prega un eventuale dio di dargli una mano, la sua fede vacilla e in poco sta male nuovamente..

depresso, con parecchi problemi e ora fatica a uscire due metri di casa...

solo, parla al nulla sperando che qualcuno nascosto dietro la porta venuto per aiutarlo lo ascolti, per poi capire, per poi aiutarlo..

e aspetta.. aspetta un miracolo..

arrabbiato con se stesso per il dolore causato a colei che amava, l'unica che gli avesse mai voluto bene..
aspetta..
lacrimando su un folle sorriso di disperazione, il giovane vecchio aspetta..

secondo voi come continuerà la storia ??


Donny.

10 commenti:

  1. Io non so dirti come continuerà, però sò dirti cosa mi ha ricordato questa storia.
    Cè una favola di cui non ricordo il nome, dove c'era una casa con un giardino enorme e bellissimo pieno di piante da frutto e un laghetto, il padrone di casa era vecchio e scorbutico e non usciva mai oltre le sue terre. Spesso in questo giardino andavano a giocarci i bambini del paese; mangiavano la frutta, nuotavano del laghetto, correvano per i prati.

    era sempre primavera.

    Ma un giorno il vecchio padrone stanco di vedersi portare via la frutta e geloso della sua proprietà costruì un alto muro intorno al giardino senza nessun cancello, nessun accesso. I bambini non poterono più entrarci.
    Da quel giorno arrivò inspiegabilmente l'inverno e non andò più via.
    Il vecchio non si dava spiegazioni per ciò, non capiva e incominciò a rassengarsi e lasciarsi morire.

    Un giorno mentre il vento soffiava forte si spezzò un albero che cadde sul muro creando una breccia. I bambini all'esterno incuriositi dal botto andarono a vedere e videro la NEVE! (al di fuori del muro era estate!) ... e allora entrarono e incominciarono a giocare a palle di neve, a fare pupazzi e igloo e più loro giocavano più i venti si placavano, il freddo si attenuava, la neve si scioglieva.

    In poco tempo tornò la primavera e da uno spiraglio nella finestra della casa il vecchio si ridestò trascinandosi fino all'uscio. Fu sorpreso da quello che vide e in quel momento capì l'errore che fece chiudendosi fuori dal mondo.
    Quel giorno imparò a giocare coi bambini, a sorridere con loro e ad essere allegro e socievole. Nel giardino non tornò mai più l'inverno e il giorno che il vecchio morì tutto il paese andò al suo funerale. Nel giardino piantarono un cigliegio nel ricordo dell'uomo e questo cigliegio crebbe alto e vigoroso, sempre pieno di frutti, sempre pieno di fiori.

    ANDROJINN

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  2. Conosco la storia di Androjinn e penso che la storia del giovane vecchio continuerà così.
    Il giovane vecchio deve ancora uscire di casa e abbandonare la tastiera, ma quando sarà uscito non ci saranno cazzi per nessuno! Il giovane vecchio troverà qualcosa poco più avanti della porta di casa sua. Cosa non ve lo dico, anche perché cosa in realtà non è così importante.

    Comunque mi sono identificata parecchio nella storia del giovane vecchio. E credo valga la pena scrivere un post sul tema della gelosia, che è proprio una brutta bestia.

    Mati

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  3. Il giovane vecchio ha mai fatto ascoltare veramente la sua musica (esteriore ed interiore) agli altri?

    The Mallard

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  4. conosco la storia che ha scritto Androjinn e un pò per ironia di sorte rispecchia...il senso negativo di quello che ho scritto...
    molte volte inconsciamente ci creiamo dei muri invisibili attorno a noi e non permettiamo a nessuno di entrare e di avvicinarci...

    non lasciamo che gli altri possano conoscerci veramente..
    forse per paura e stupidità...

    ciò che importa e non crearsi troppo vuoto isolandosi come il giovane vecchio per non rischiare di morire dentro..

    LA VALE

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  5. per The Mallard..

    a dir la verità qualche volta ci ha provato e ci prova tuttora.. solo fino ad oggi, da quel che mi racconta, non ha trovato nessuno a cui interessasse..
    magari lo trova qui sul barbiere e chissà che non venga a una delle future cene felice di aver trovato qualcuno che lo ascolta e che possa insegnargli molto..
    Per Androjinn..
    Bella la storia, mi è piaciuta appena vedo il giovane vecchio gli suggerisco di rifletterci su..
    Sul tema gelosia concordo aspetto il post con curiosità...
    parlerò al giovane vecchio anche del suggerimento di Vale..
    Per tutti..
    La storia continuerà in capitoli, con i ricordi e i racconti del giovane vecchio per comprendere meglio la sua natura, e poi, naturalmente per vedere cosa accadrà dopo..
    :)..
    Spero vivamente in un lieto fine..

    Donny..

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  6. però il giovane vecchio aveva provato cosa vuol dire amare...anche se inconsciamente e masochisticamente ha allontanato l'unica persona che lo amava...per il fatto di amare così tanto da odiare...

    ma il giovane vecchio anche se si sente l'amaro in bocca per la perdita e i pianti...deve imparare da questo...
    Deve imaparare dall'esperienza che se si isolerà troppo e piangerà troppo senza fare nulla morirà dentro di se...
    ma se il giovane vecchio si riprende la vita uscendo magari troverà qualcuno pronto a tenderli la mano...ad ascoltarlo...

    il giovane vecchio deve imparare ad urlare a gridare a far uscire il dolore che prova e poi sfinito ma felice forse riprenderà con coraggio la propria vita...
    mai arrendersi! forza giovane vecchio!

    LA VALE

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  7. Il giovane vecchio ha commesso errori, questo si... Ma, come lui stesso dice, la tanto amata Lei promise anche a se stessa di restargli vicino.
    Dopo che questo giovane vecchio la riempì d'insulti e la allontanò con la paura e la disperazione negli occhi e nel cuore lei soffrì, ma decise comunque di non venire meno alla sua promessa e decise, almeno con l'anima di continuare a seguirlo anche da lontano, perchè aveva capito la ragione del folle gesto; senza rancore lei continuò ad interessarsi, in silenzio, del giovane vecchio.
    Io li vedo, uno da una parte di quella porta chiusa, con l'orecchio appoggiato, che tenta di ascoltare cosa accade la fuori aspettando il boato di quel miracolo tanto atteso e lei, dall'altra parte sempre con l'orecchio appoggiato, con la paura di non fare un miracolo ma un ulteriore danno... Si ascoltano e si parlano quei due giovani, inconsapevoli fratelli.

    Il silenzio porta incomprensione e l'incomprensione fa perdere la ragione.

    Se solo uno dei due avesse il coraggio di aprire quella porta il pianoforte saprebbe anche suonare da solo.

    SJ

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  8. Forse è ancora presto.. penso che se è come dici, il giovane vecchio nel venirlo a sapere resterebbe commosso..
    Ma credo che anche lei come il giovane vecchio sappia che non è ancora il momento di aprire quella porta..
    lui deve trovare la sua fede, lei la sua, e entrambi devono imparare a rispettare quella dell'altro..
    spero che accadrà.. ma solo il tempo ci dirà come continua la storia..

    Donny.

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  9. Penso che non esista fede più reale dell'amore e della fratellanza, della condivisione, e che non deve essere cercata perchè già c'è.

    SJ

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  10. Si potrebbe dire ke la nostra vita si basa su noi stessi,su quello ke siamo e ke vorremmo essere,percio gli avvenimenti ke la korrelano,belli o brutti ke siano,fanno parte di noi,perkè ank'essi sono in simbiosi kn il nostro essere...il giovane vekkio kredo ke debba solo kapire piu ke far finta di kapire la sua vita ,prendendone atto e nn cerkando un buon motivo per kambiarla...xkè è la sua kosa piu importante e deve trattarla kn kura e rispetto,anke di fronte al male piu grande...in difesa di quel suo alter ego ke cerca sempre di nascondere e sopprimere...il suo nome è xxxxxxxx...lui stesso.

    IL DELLA

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