giovedì 10 giugno 2010

GIOCHER - IO STO CON LORO....





Rieccomi dopo mesi di lontananza e silenzio-scrittura dal blog! I post sono sempre più interessanti e introspettivi, anche se talvolta cervellotici, e in questi ultimi tempi l'attenzione e la concentrazione mi abbandonano spesso non permettendomi di apprezzare al meglio i testi del blog. Non mi sono mai reputato un buon scrittore, problema serio se si pensa che avrei tante cose da dire ma spesso non so esprimerle a parole. In compenso so disegnare. E so anche disegnare vignette. Quindi parlo con i disegni, esplico concetti con i disegni, protesto con i disegni, mi esprimo con i disegni. In una parola, sta cosa potevo farla molto prima! ^ ^
Ho partecipato a un concorso di umorismo sul tema del'inquinamento ambientale, posto qui le tre vignette che ho mandato, sperando possano stuzzicare un sorriso riflessivo. Che c'è di nuovo? si chiederanno molti. Beh la recente notizia del terribile disastro petrolifero nel Golfo del Messico mi ha sconvolto. Per l'ennesima volta, il pianeta, l'ambiente, gli animali, le piante, l'acqua, pagheranno con la vita e la salute un errore dell'uomo. Errori che potranno essere sempre più gravi, col tempo, quanto più sofisticate diverranno le sue diaboliche invenzioni. E' con tristezza che guardo la tartaruga spiaggiata e agonizzante, il pellicano incatramato nella SUA acqua, l'elemento che lo ospita e lo sostenta, i piccoli di airone che dalla terraferma attendono qualcuno che non ritornerà. Ma la tristezza diventa rabbia. Gli animali, come l'intero ecosistema ambientale, sono ignari di tutto...in qualche strano modo si fidano di noi. Troverei più sensato, anche se assurdo, che si mobilitino per scacciarci via dal LORO pianeta. Invece ci nuotano intorno, ci volano sopra le teste, ci si strusciano addosso passando dall'altra parte. Non sanno che a dover condividere il pianeta con un animale come l'uomo c'è sempre da aver paura, da stare in allerta. Magari lo capiranno. Magari no. Ma mi consola pensare che quando ci distruggeremo completamente con le nostre mani, il primo che saprà cavarsela egregiamente nel risollevarsi in un rigoglioso avvenire sarà proprio l'ambiente naturale e tutte le proprie forme, come già è successo...finché le zecche umane non riusciranno di nuovo a fare capolino tra i novelli fili d'erba. Confido nell'emancipazione animale...l'istinto ancestrale li spingerà a non permettere a forma umana alcuna di rovinar loro di nuovo la festa, eliminandola alle radici.
Ve la immaginate l'estinzione dell'uomo a opera della natura e degli animali?
Che sublime visione...

Giocher

5 commenti:

  1. ....la cosa più triste è vedere come si parli poco del danno causato agli animali...
    ...ho sentito molto di più parlare del prezioso petrolio che sta andando disperso, dei danni che andranno pagati, delle spese per il recupero di petrolio...

    per quanto riguarda il danno agli animali si accenna qualcosa del tipo "gravi danni alla fauna"...e basta?

    Immaginate per un attimo se il giorno in cui ci fu l'attacco alle torri la prima cosa di cui si fosse parlato fosse stato la spesa di ricostruzione e i soldi persi...

    ma guarda caso per queste cose non vale la pena scagliarsi troppo, quando invece si trattava di andare a prendere dei pozzi petroliferi "alle armi!"...

    noi, tra un anno, non ci penseremo più...
    l'ecosistema ci mettera circa mezzo secolo per ritrovare un leggero equilibrio, e potrebbe addirittura non tornare mai alla normalità...

    e quei poveri animali moriranno agonizzanti, senza respiro, senza poter aprire la ali per volare via, senza nemmeno poter capire perchè...

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  2. Don't worry, non moriranno tutti purtroppo.
    Agonizzeranno e sopravviveranno il giusto per riprodursi; in tempi naturali si adatteranno alle nuove difficoltà e tra 3-4 secoli anche noi saremo pronti a mangiare bistecche di pertrolio e bere mercurio.

    "NON SOLTANTO DIO NON GOVERNA IL MONDO MA NEPPURE IO POSSO FARCI NIENTE, SE NON FOSSE COSì SAREBBE TERRIBILE" il teatro degli orrori

    ANDROJINN

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  3. non credo che sia giusto lasciar agonizzare degli animali, se vogliamo fare questo discorso allora anche una catastrofe come la caduta delle torri non dovrebbe toccarci perchè tanto la razza umana non ne verrebbe compromessa...
    ...ciò che conta è il principio con cui si fanno le cose...credo che qua stiamo parlando di principio più che tutto..

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  4. Mi è piaciuto molto questo post!!
    e condivido appieno ogni singola parola di Giocher! ^_^
    Complimenti anche per i disegni!

    Il disastro del Golfo del Messico è una catastrofe, uno scempio grazie alla mano avida e assassina dell'uomo...
    sempre per il profitto il denaro sporco in questo caso di petrolio e sangue...
    sangue di tutti gli animali che rimangono imprigionati in quella maledetta marea nera...
    E' raccapricciante come l'uomo stia distruggendo tutto e come gli animali siano vittime inconsapevoli..come la più nefanda delle guerre che distrugge tutto..
    l'immagine del pellicano pieno di petrolio credo sia l'immagine più triste che rimarrà nella storia dello scempio della globalizzazione..
    maledetto petrolio e profitto!

    LA VALE

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  5. Le tue vignette sono ovviamente troppo forti!! GRande.
    La natura si sta già ribellando all'uomo. Quest'ultima del Golfo del Messico ne è la prova. QUell'oro nero non uccide solo qualche gabbiano, uccide anche noi, piano piano. E fortunatamente gli altri animali saranno in grado di adattarsi e di sopravvivere. E fortunatamente noi no.
    Mati

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