lunedì 26 luglio 2010

ANDROJINN - CINQUE SENSI E SETTE AVE MARIE





è ESTATICO.

L'umore trasale, mi ritornan alla mente ogni piccolo e singolo istante di vera gioia ricorsi fin ora e mi tiro sù. Non ci sarà sfida che mi potrà far cadere, troppo solidi sono i miei trampoli fatti d'amore, di coraggio e di umiltà; Questa magia che chiamo "complicità" ha in servo per me ogni giorno possibilità, scelgo e parto carico del mio zainetto di luce.


Ho tanti occhi in questo periodo con i quali vedo i piccoli e saggi segni, ogni tanto ne trasgredisco qualcuno ma solo per parcondicio verso il mio corpo piccolo e corrotto. Mi disegno una mappa dei miei passi futuri e vedo che è già fatta per tornare a te.


Percepisco un percorso comune; so che apparteniamo tutti a quel piano d'esistenza che traballa ad ogni piccolo scossone dei nostri cuori, se trema per me trema anche per te. Non illudiamoci di poter allontanare da noi qualcuno, questo è sangue del nostro sangue e mondo del nostro mondo.

... e se devo dirla tutta, TI AMO!. Non stare con me, non starmi vicina; mi basta tu sia felice e completa tra le onde, sulla tua strada, nei tuoi mondi d'oro. Combatto contro il desiderio perchè credo in te e non voglio disturbare la tua anima con la mia corruzione. TI AMO a tal punto che, se tu credi che io finga, rimarrò qua ad aspettare fermo al fido di ogni tuo pensiero.



ANDROJINN

6 commenti:

  1. Parole che servono, grazie.

    Occhio però a non peccare di eccesso di entusiasmo e/o delirio di onnipotenza: sono scaramantico e credo che la fortuna ci ascolti e quando diciamo frasi del tipo "Non ci sarà sfida che mi potrà far cadere..." ecc., essa ci prepari un bel cazzone nello sgnaus quando meno ce l’aspettiamo……

    :S

    Ma è solo una mia subdola, molle e vigliacca scaramanzia.

    In effetti Osho dice di lasciar che venga fuori la massima "celebrazione" possibile, che appena troviamo il coraggio e la forza (ed io direi anche l'incoscienza) di celebrare, stiamo generando la condivisione della beatitudine che abbiamo ricevuto e ci sentiamo "donati", sparisce il Sé, ed alimentiamo la prosecuzione di questo benessere.

    Ma forse in questo periodo sono in una fase troppo esistenzialista…
    (marimortacce!)

    The Mallard

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  2. prego, dare parole è diventata la mia arte, quando sono utili o piacevoli sono felice!

    Non preoccuparti della mia superbia, ci combatto ogni giorno insieme alla lussuria e alla paura. Sono sicuro che di tremende sfide ne troverò ancora e soffrirò molto ma non cadrò, di sicuro non cadrò più.

    MI raccomando a te, caro Mallard; estasi è il contrario di STASI quindi per arrivare alla sublime sensazione bisogna essere "in movimento", "fare". Siamo detentori di un sapere e responsabili di metterlo in "EX STASI".

    Namaste

    ANDROJINN

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  3. Nel ringraziarti nuovamente e notando che siamo in tema e ci capiamo:

    "Harihara Brahmaadibhih Sevitaam!"

    The Mallard

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  4. Bellissimo post...

    anche io ho provato qualcosa di simile, anche se non proprio così, simile comunque..

    già..

    ricordo quella morsa piacevole allo stomaco, quella pienezza di sentimento e di passione nel pronunciare con coraggio certe parole..

    come mi piace dire ultimamente: nel silenzio non c'è solitudine..

    il che puo voler dire molto..
    soprattutto in queste circostanze, poiche spesso veniamo richiamati dalla paura che ci spinge a essere superbi e possessivi (egoisti) nei confronti di qualcuno.. giusto in questi giorni l'ho rivissuto..

    ed è bello, quando comprendi e lasciando andare dando fiducia, nel silenzio, preghi per qualcuno..
    e non sai se quella persona sente ciò che le sossurri nel sonno, ma sai che quelle parole sono il tuo limite.
    che oltre non fa per te.. oltre non fa per me..
    ne sono impossibilitato..

    ne approfitto quindi..

    oltre non si puo, mi limito a questo.. confidando nel fatto che la persona in questione sappia che c'è chi prega per lei..

    affinche la persona in questione sappia.. che non c'è solitudine nel silenzio..

    sono sicuro che condividi con me.. :)

    Donny

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  5. Amare e tenersi troppo quel sentimento dentro al cuore alla lunga può essere dannoso... meglio liberarsi dai propri sentimenti e dire ciò che si prova... rischiando anche... ma almeno si è stati sinceri con se stessi che è la cosa principale e anche nei confronti della persona che si ama..

    LA VALE

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  6. ma credo che la cosa più coraggiosa quando si ama davvero una persona sia lasciarla andare...se è ciò che la renderà felice...senza trattenerla..
    ma essere felici per lei...qualsiasi strada prenderà!
    la prova più vera di un amore"

    LA VALE

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