martedì 26 ottobre 2010

The Mallard • Inno alla Divina Madre


La Madre Divina è ovunque.

Ella è Tutto.

È la Divina Essenza che vive in tutte le creature.

Suo dominio è il giardino della vita, nel quale ogni essere attinge da Lei la sostanza necessaria alla propria esistenza.

La sua bellezza vive nella natura e da Ella si espandono gli universi, in tutto il loro splendore.

È stata chiamata con molti nomi, ma tutte le tradizioni l’hanno sempre riconosciuta.

Ogni coscienza viene riempita dalla sacralità della vita. La Madre Divina stessa è questa sacralità.

Ella è la santa creatrice del mondo, connessa al cuore ed all’anima di ogni vivente.

La Terra è tutt’uno con Lei.

Tutte le creature del mondo devono a Lei la loro esistenza, perché Ella è la madre di tutti, colei che concede a tutti i doni della vita.

I suoi doni arrivano ugualmente a chi merita ed a chi non merita, similmente a come il Sole non sceglie chi illuminare.

Lei è la fonte della benedizione divina, la parte del Tutto che riempie di grazia la vita.

Non siamo stati capaci di vederla, perché Ella è avvolta in un manto si silenzio.

Lei emerge ora come una parte del Tutto in cui ha sempre abitato, benedicendo tutti, donando a tutti.

Tutti coloro che si inchinano a Lei sono sostenuti dalla vita che li permea.

Tutti coloro che la onorano vengono sostenuti dai doni della vita, sia dentro se stessi che al di fuori.

Lo scopo dell’esistenza è di connettersi con la Vita che permea tutte le dimensioni e tutti i regni dell’Essere.

È la Madre che crea questa evoluzione, questo viaggio di rivelazione; da Lei proviene lo stesso tessuto del Tempo, la ragione per la quale tutte le cose divengono.

Ella è il modello della vita che esiste presso di Lei, la sostanza e la forma di tutto quello che verrà al mondo.

Possano tutti ricevere la benedizione della Divina Unità.



Poesia di Julie Redstone, liberamente ispirata dal mantra “Devi Prayer”
Traduzione by…

…The Mallard

3 commenti:

  1. Davvero un bel post.
    Condivido le idee e la trovo una riflessione molto illuminante.

    Da parte mia è un periodo in cui sto cercando di aprirmi e trovare qualcosa dentro di me, e ho trovato quasi un segno il fatto di aver trovato questo post. Grazie.

    Paul

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  2. Si, anch'io. Sto cercando di far "di necessità virtù" tramite la ricerca.
    Quello che ho constatato è che si può arrivare appena a percepire certi "stati interiori", chiamiamoli così e le strade sono molteplici (musica, filosofia, contemplazione/meditazione, anche il sesso perché no, ecc.), ma che non si giunge mai né alla permanenza in questo status, né alla completezza (e meno male: è per questo che ho sempre criticato tutti coloro che si reputano "maestri", e purtroppo in oriente va ancora di moda, come se sancissero di avere una sapienza senza un "al di là", come se avessero esaurito tutto > preferisco piuttosto il "filosofo" ('io so di nulla sapere'> qui in occidente ci siamo liberati della figura stagna del "maestro/saggio" già più di 2000 anni fa grazie a Socrate) oppure lo step ancora successivo, ovvero "il viandante", "il ricercatore" > scriverò presto spero un post su questi tre concetti).

    The Mallard

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  3. Concordo pienamente...e non vedo l'ora di leggere altri post che riguardino questo argomento!

    Quello che non capisco è come mai solo poche persone (come possiamo essere tu e io) riescono ad avvertire questi segnali interiori...siamo davvero così ottusi e freddi da fregarcene di noi stessi? forse molti scelgono di "non sentirli"...perchè hanno paura di questo?

    Devo ammettere che non è facile...spesso si ha paura di scavare dentro di se, molti forse preferiscono non farlo...o forse viviamo in una società in cui non c'è più tempo da dedicare a questo!

    Io sento una forza dentro di me e sono davvero eccitato all'idea di cominciare a scoprire cosa c'è dentro di me, sento di voler essere davvero...

    Paul

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